BOT e BTP rendimenti in forte ribasso

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Rendimenti di BOT e BTP in forte ribasso

Brillantissimo esito dell’asta odierna dei BOT a sei mesi finiti collocato con rendimento in calo a 0.159% rispetto al precedente 0.206%.

Ergo chi non ha acquistato in pieno panico, al netto delle commissioni di acquisto rendimenti prossimi allo zero anche sulle scadenze più brevi.

Il fatto che questo accada con a una BCE neutro-negativa rispetto all’Italia , BCE che di fatto anziché rimanere imparziale sul piano politico appoggia Bruxelles, assume rilevanza ancora più significativa.

Evidentemente i grandi investitori quotano  molto basse le probabilità di un default italiano.

E questo non solo a breve termine ma anche a medio lungo termine visto che genericamente la reazione riguarda anche lo spread e financo i BTP a più lunga scadenza.

Intendiamoci, questo in corso oggi, sia sulle borse che sui titoli di stato, è un rimbalzo tecnico , quasi dovuto. Ma allo stesso tempo ci indica che i timori sull’Italia non sono poi così radicati.

Quando il timore di un default è reale i rimbalzi, semmai si  realizzino, si verificano a livelli di rendimento ben più ampi rispetto a quelli raggiunti nelle scorse sedute.

Il riferimento che molti polemisti fanno all’andamento dei CDS sull’Italia lascia il tempo che trova.

I CDS sono ormai strumento di speculazione come un qualsiasi futures con però potenzialità ancora più esplosive.

L’ideale per la fame dei grandi Hedge Fund alla ricerca continua di movimenti tonanti.

Ma un ‘ondata di acquisti sui CDS non significa niente più di questo: ovvero che un forte flusso di denaro in cerca di speculazione ha trovato un fronte debole su cui avventarsi per un trade . Trade che peraltro potrebbe rientrare e con esso le quotazioni all’improvviso e in breve termine.

La tenuta di BOT e BTP conferma anche che i nostri titoli sono stati ampiamente acquistati dai grandi fondi pensione e assicurativi che necessitano come il pane di bond emessi da nazioni solvibili.

Evidentemente l’Italia viene considerata tale. Probabilmente qualcuno si è già dimenticato le oscillazioni dei nostri BTP nelle varie fasi di crisi, ultima quella dei sub-prime. Quelle di questo periodo sono state soltanto schermaglie al confronto.

Abbiamo però precisato che questo in corso è per ora solo un rimbalzo tecnico, quindi nella costruzione di un portafoglio in BOT e BTP rimane ferma la scansione e diversificazione delle scadenze come elemento portante e rassicurante. Rimandando le quote destinate alle scadenze più lunghe alla ricerca di cedole più rilevanti soltanto a quella parte di patrimonio che con buona certezza non necessiterà di smobilizzi prima della scadenza.
Poi potrà accadere che rispetto ai prezzi attuali sui corsi dei BTP si vada in guadagno anche molto prima del termine ma per lo stesso motivo i flussi della speculazione potrebbero imporre ai corsi degli stessi BTP lunghi periodi a prezzi inferiori agli attuali. Ecco il perché di una costruzione di portafoglio sempre e comunque cautelativa.

Approfondimento Occhio alla sterlina

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