Borse: si prepara un luglio di fuoco?

Borse

Vi sono buone probabilità che non solo le temperature esterne ci porteranno un luglio di fuoco ma la stessa cosa potrebbero fare anche le Borse.

La ricarica avvenuta negli ultimi due mesi è potente.

Se anche indici più balbettanti, come il nostro FTSE MIB, dovessero rompere gli indugi ecco che, a volano, tutti i listini mondiali potrebbero inanellare nuovi record storici e/o di periodo.

Certo se dal G20 giungesse qualche notizia risolutiva sul fronte dazi sarebbe tutto facilitato. E di molto…

Ma anche l’assenza di nuove diatribe potrebbe essere sufficiente per motivare gli operatori che già sanno di avere le spalle coperte dalla montagna di liquidità che varie Banche centrali, FED in primis, hanno promesso.

Vediamo ora sul fronte dei dati macroeconomici settimanali cosa potrebbe favorire o meno questa escursione bullish.

Avvio di settimana in giallo per le Borse

L’avvio di settimana sarà caratterizzato da una serie di importanti dati macroeconomici sulla Cina (Direttori degli acquisti e indice manifatturiero) e sul Giappone.

In Giappone, oltre all’indice Tankan, saranno molti i numeri in grado di condizionare l’umore di Nikkei 225  e Topix.

Va da sé che una buona partenza dei mercati asiatici potrà incidere anche sugli umori di avvio dei mercati occidentali.

In Europa lunedì sarà proprio la mattinata di svariati dati sui direttori degli acquisti.

Solo numeri roboanti in su o in giù potranno però fare esaltare ovvero produrre danni sulle Borse.

Stessa cosa nel pomeriggio per i medesimi dati sull’economia USA.

Il martedì volerà poi via veloce e in prosecuzione di trend visto che la decisione sui tassi della Bank of Australia non è certo un driver significativo per i mercati.

Curioseremo il dato sulle scorte di petrolio ma anche qui l’incidenza sarà solo settoriale e legata ad eventuali escursioni importanti.

Occupazione USA: Trump non può tifare contro…

Altri dati sui direttori degli acquisti nella mattinata di mercoledì scivoleranno via senza sussulti.

Sarà invece da seguire con attenzione il dato sull’occupazione USA pubblicato nel pomeriggio.

Sappiamo come Trump abbia ultimamente dato spesso la sensazione di gradire qualche dato americano zoppicante.

Dobbiamo augurarci che almeno sui livelli occupazionali, proprio auto-riconosciuto fiore all’occhiello, la Casa Bianca sia a favore della crescita e non del rallentamento.

In ogni caso le Borse non saranno immote su questo dato…

Il 4 Luglio USA in festa

A quel punto il dado sarà tratto perché poi il 4 Luglio le Borse  USA saranno chiusi e nemmeno le serie storiche ci aiutano granché nel capire se a livello stagionale vi siano ricorrenze comportamentali significative.

Certo comunque le vendite al dettaglio in Europa UE saranno fattore da monitorare e poi analizzare con cura.

Tanto più visto il possibile abbrivio ai massimi di periodo che abbiamo ipotizzato per luglio per le Borse.

Germania e USA da che parte soffia il vento?

La chiusura di ottava vedrà in mattinata gli attesissimi dati sulla produzione industriale tedesca (con relativi ordinativi) e nel pomeriggio sulle buste paga USA…

Un doppio dato positivo potrebbe produrre uno strike di fine ottava non indifferente.

Viceversa un dato tedesco nuovamente incerto o negativo avrebbe impatto decisamente frenante sull’eventuale rialzo in corso.

Per il dato USA sarà invece l’intensità dello scostamento dalle attese a semmai creare qualche picco di volatilità pomeridiana.

Si tenga comunque sempre presente che una eventuale partenza debole delle Borse ad inizio mese potrebbe stare solo a significare una ulteriore carica a molla per il rialzo delle settimane successive…

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