Borse insapori. Il tiramolla dei dati macroeconomici globali ex USA e delle relative ondivaghe letture degli economisti unita alla caotica fase politica specifica invece degli Stati Uniti stanno producendo un noioso brodino sulle borse.
I listini paiono pronti a partire, per allontanarsi con decisione, almeno per il momento, dalle aree di pericolo, ma poi come storditi da questa fase incerta frenano.
Possiamo pensare che solo qualche eventi particolare potrà sbloccare la situazione in una direzione o nell’altra.
Forte calo delle scorte di petrolio
Nemmeno il forte calo dei prezzi del petrolio è stato, oggi pomeriggio in grado di dare una significativa spinta alle quotazioni, almeno a quelle del settore energetico.
Qualcosa sì ma nulla di eccitante.
Se non altro la riduzione della produzione di petrolio concordata in sede OPEC sta producendo qualche effetto sul prezzo del greggio stesso.
Oggi in buon rialzo fin dalle prime ore del mattino.
Anche se proprio dopo l’uscita del dato il prezzo del petrolio sta di nuovo scendendo.
Forse era già tutto scontato in precedenza in onore al detto “sell on the news”…
Accumulazione o distribuzione delle borse?
Il grande interrogativo di questi giorni è capire se siamo in presenza di una accumulazione e di una distribuzione.
Ovvero di una fase che precede una nuova onda rialzista ovvero una nuova e pesante fase ribassista.
Nessun chiarimento dal settore immobiliare USA
| USD | Tasso sui mutui MBA a 30 anni | 4,74% | 4,84% | ||||
| USD | Domande di mutui (Settimanale) | 23,5% | -8,5% | ||||
| USD | Indice Acquisti MBA | 255,2 | 219,0 | ||||
| USD | Indice sul Mercato dei Mutui | 362,7 | 293,8 | ||||
| USD | Indice di Rifinanziamento dei Mutui | 987,9 | 729,9 |
Questi sopra sono i dati odierni del settore immobiliare USA.
Paiono fornire un indirizzo chiaro di tendenza al rialzo.
Mancando il consensus degli analisti ci si rapporta ovviamente ai dati della lettura precedente.
Notiamo alcuni dati che migliorano di tantissimo(come lo straordinario +23.5% di domande di mutui) ed altri che crescono più gradualmente.
In ogni caso un settore dell’ immobiliare USA coerentemente in ripresa è sempre una buona notizia.
Anche se poco correlata al reazioni immediate delle borse.
