Borse nel panico ma presto al rialzo?

mercati

Dopo una partenza in difficoltà le cose sono peggiorate nel finale. A peggiorare le cose anche le Borse di  Wall Street.

Piazza Affari

Piazza Affari ha visto un calo vistoso che si è concretizzato nel finale con un -1,82% (20.817 punti). Lo spread, il differenziale tra Bund tedeschi e Btp italiani, arriva a 272 punti. Intanto il rendimento del decennale sfiora il 2,7% fermandosi poco prima, al 2,68%.

Banche deboli

A Piazza Affari le banche sono state particolarmente deboli con un primato in negativo da parte di Banco Bpm. Infatti l’istituto risulta essere il peggior performer del listino milanese con una zavorra pesantissima. Al suono della campanella, infatti, perde ben l’8,16%. Alla base della disfatta, però, sono state soprattutto le indicazioni degli analisti, influenzati negativamente dai conti del primo trimestre 2019 non in linea con le attese.

Borse europee

Rosso anche nel resto d’Europa dove le maggiori piazze di scambio chiudono tutte con il segno meno. Il Ftse 100 scende dello 0,9% seguito dal Dax tedesco che crolla a -1,7% mentre il Cac 40 arriva addirittura a -1,93%.

Wall Street

Debacle per Wall Street con tutti e tre gli indici che, causa tensioni con la Cina, arrivano, alle 18 (ora italiana) a -1,1% per l’S&P 500, -1,4% sul Dow e -1,26% sul Nasdaq. In calo anche il petrolio con il Wti a -1,08% che tradotto in cifre, equivale a 61,45 dollari al barile. Sotto i 70 dollari, invece, il Brent che si ferma a 69,95 dollari con una perdita dello 0,6%.

Terza giornata in cui il fattore Trump decide le borse. Il vicepresidente cinese Liu He a capo della delegazione cinese sarà ricevuto da quella statunitense anche se, a questo punto le sorti delle trattative sono più incerte che mai.

Borse: il caso Carige

Tra i casi che hanno scosso il panorama italiano spicca quello di Carige. La banca ligure, infatti, era stata oggetto della manifestazione di interesse da parte del fondo di BlackRock, interesse che, proprio oggi, è venuto meno. Cosa significa questo? Che alla banca italiana non resta altra strada che doversi affidare ad un istituto terzo per riuscire a rimettersi in sesto oppure ad una sorta di salvataggio di stato come a suo tempo fu per Mps. Un eventuale aiuto dal mercato appare difficile visto che il mercato stesso non ha dimostrato interesse, già in passato, per la banca. Il problema si complica se si guarda al presente politico. Un presente fatto di incertezze con fratture sempre più profonde all’interno della maggioranza. Fratture che potrebbero addirittura, sul medio periodo, complice anche le elezioni europee, mettere a rischio la tenuta del governo. A tutto discapito di Carige.

Titoli e azioni da acquistare

Oggi continuiamo a monitorare tre titoli che a parer nostro potranno fare bene nelle prossime settimane.

Banca Mediolanum acquistare solo con chiusura giornaliera superiore a 6,46.

Intesa Sanpaolo   acquistare solo con chiusura giornaliera superiore a 2,33.

Unicredit acquistare solo con chiusura giornaliera superiore a 12,00.

Attese sulle Borse: obiettivi del ribasso e punti di inversione

Domani scade un setup annuale e quindi entro lunedì attendiamo chiarezza: si riparte a rialzo oppure si affonda ancora? La prossima data di setup  è il 22 maggio.

Quali sono gli obiettivi primi dei mercati e dove potrebbero formare una nuova inversione rialzista?

Dow Jones

Obiettivi 24.555/25.680

Livello di inversione rialzista: chiusura giornaliera superiore ai  26.277

Nasdaq C.

Obiettivi 7.301/7.746

Livello di inversione rialzista: chiusura giornaliera superiore ai  8.071

S&P 500

Obiettivi 2.677/2.826

Livello di inversione rialzista: chiusura giornaliera superiore ai  2.936

Dax Future

Obiettivi 11.431/11.956

Livello di inversione rialzista: chiusura giornaliera superiore ai 12.334

Eurostoxx Future

Obiettivi 3.129/3.312

Livello di inversione rialzista: chiusura giornaliera superiore ai  3.431

Ftse Mib Future

Obiettivi 19.355/20.475

Livello di inversione rialzista: chiusura giornaliera superiore ai  21.135.

Se non si formerà inversione  nelle aree di prezzo indicate si potrebbero aprire spazi considerevoli di ribasso.

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