Borse: i livelli del rialzo e i titoli azionari da comprare

azionario

Giornata di passione oggi per le Borse internazionali. Si salva solo Londra. La causa? La paura del ritorno della guerra dei dazi.

Piazza Affari

Come detto la piazza di scambio tricolore non è riuscita a salvarsi dalla debacle. Il saldo finale è di -1,63%, il peggiore del Vecchio Continente. Lo spread, cioè il differenziale tra il Bund tedesco e il Btp italiano, è arrivato a 256 punti mentre il rendimento del decennale tricolore è pari al 2,58%.

Borse europee

Segno meno anche per il resto d’Europa che vede la Francia, con il suo Cac 40, chiudere a -1,18% mentre il Dax di Francoforte arriva a perdere l’1%. Al di là della Manica c’è il Ftse 100 di Londra che rappresenta l’unica eccezione tra i mercati di rilievo. Al suono della campanella, infatti, il risultato è pari a +0,4%.

Wall Street

Segno rosso anche per Wall Street. Alle 18.20 (ora italiana) infatti, l’S%P 500 perde lo 0,94%, il Nasdaq crolla con un -1,1% e il Dow scende dello 0,84%. Brutte notizie anche per il petrolio che, dopo una mattinata di grave pressione, nello stesso momento registra un passivo che per il Brent si limita allo 0,35% mentre per il Wti allo 0,44%.

Chi si salva a Piazza Affari

Tutti i titoli del listino italiano chiudono con il segno meno. A salvarsi sono soltanto Snam e Terna. Il primo con un misero 0,04%, il secondo con uno 0,4%. Risultati, come detto, assolutamente risicati, ma sufficienti per non far andare le quotazioni in territorio negativo in una giornata di forte pressione su tutti i fronti.

La causa del crollo

Come giustificare un crollo del genere?

La causa di tutto è un tweet del presidente Usa Donald Trump. Stando a quanto pubblicato dall’inquilino della Casa Bianca, le trattative per l’accordo tra Usa e Cina stanno andando troppo per le lunghe. Per questo motivo, qualora dovessero allungarsi ulteriormente i tempi, Trump non esiterà a imporre quei dazi, per la precisione l’aumento dei dazi dal 10% al 25%, che a marzo venne messo in stand by proprio in attesa di sviluppi tra le delegazioni. A salvare leggermente la situazione, la conferma, da parte di Pechino, del viaggio già programmato dalla delegazione asiatica attesa a Washington per l’8 maggio.

I dati PMI

Tra i dati macro pubblicati oggi è da citare l’indice Pmi composito dell’Eurozona. Il dato finale di aprile ha registrato 51,5 punti, meno dei 51,6 di marzo ma sempre meglio del consenso fermo a 51,3 punti. L’indice finale del settore dei servizi ha chiuso aprile a 52,8 punti, anche in questo caso in calo sui 53,3 precedenti ma meglio delle attese pari a 52,5.

Titoli e azioni da acquistare

Oggi iniziamo a monitorare tre titoli che a parer nostro potranno fare bene nelle prossime settimane.

Banca Mediolanum acquistare solo con chiusura giornaliera superiore a 6,475.

Intesa Sanpaolo   acquistare solo con chiusura giornaliera superiore a 2,3055.

Unicredit acquistare solo con chiusura giornaliera superiore a 12,021.

Attese sulle Borse: obiettivi del ribasso e punti di inversione

Quali sono gli obiettivi primi dei mercati e dove potrebbero formare una nuova inversione rialzista?

Dow Jones

Obiettivi 26.200/25.880

Livello di inversione rialzista: chiusura giornaliera superiore ai  26.454

Nasdaq C.

Obiettivi 7.940/7.801

Livello di inversione rialzista: chiusura giornaliera superiore ai  8.125

S&P 500

Obiettivi 2.989/2.826

Livello di inversione rialzista: chiusura giornaliera superiore ai  2.932

Dax Future

Obiettivi 11.999/11.956

Livello di inversione rialzista: chiusura giornaliera superiore ai 12.420

Eurostoxx Future

Obiettivi 3.378/3.312

Livello di inversione rialzista: chiusura giornaliera superiore ai  3.435

Ftse Mib Future

Obiettivi 20.475

Livello di inversione rialzista: chiusura giornaliera superiore ai  21.290

Le data da monitorare è il  10 maggio. Essa rappresenterà un importante cluster di prezzo/tempo.

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