Borse internazionali: eventi e dati economici attesi

Borse

Si va ad approcciare la scadenza delle tre streghe con le Borse internazionali alquanto incerte sul come proseguire il cammino.

Perché se è vero che sui 12 mesi le performances dei listini sono scarsine se non negative, da inizio 2019 i mercati hanno registrato una forte accelerazione.

Un rialzo diffuso che di fatto lascia poco spazio da qui a fine anno ad ulteriori crescite.

A giugno poi, dopo un maggio molto debole, gli spazi sono ancora più compressi.

Ecco perché possiamo attenderci come negli ultimi giorni Borse internazionali poco direzionali.

Al rialzo per i motivi suddetti, al ribasso perché in assenza di bad  news occorre molto coraggio per “shortare” sapendo che le Banche centrali, FED in primis,

hanno le cannoniere del ribasso dei tassi puntate sui mercati.

Ma vediamo sul fronte dei dati macroeconomici se troveremo qualche  market movers.

Borse internazionali: inizio di ottava in progressione

Lunedì i tabelloni dei dati macroeconomici lasceranno briglia sciolta alle Borse internazionali.

Nessun dato pare in grado di modificarne l’umore di partenza.

Viceversa martedì le acque cominceranno a smuoversi a partire in mattinata dallo Zew tedesco e di area UE.

In area UE seguiremo poi con grande attenzione i dati sull’ inflazione, sempre temibili visto lo stretto ancoraggio con le strategie della BCE.

Anche se per la verità non ci attendiamo sorprese negative.

Nel pomeriggio i dati immobiliari USA unitamente al Redbook potranno a loro volta dare qualche impulso ma riteniamo per lo più di brevissimo termine.

Borse internazionali Che notizie dal petrolio?

La giornata centrale della settimana vedrà al mattino il dato sull’inflazione britannica.

Niente che sia in grado di smuovere gli indici.

Borse internazionali che invece iniziano a prezzare maggiormente rispetto al recente passato le dinamiche del petrolio.

Ecco perché il dato pomeridiano sulle scorte di petrolio USA potrebbe avere un riverbero significativo sui titoli del settore ma anche sui listini in generale.

In serata sarà attesa la decisione FED sui tassi ma al momento si prezza un nulla di fatto (anche se i FED FUNDS scontano un taglio dello 0,50% entro il mese di dicembre)

Verso le tre streghe tra mille dubbi

Dopo di che si viaggerà verso la scadenza delle tre streghe del 21 giugno con una serie di dati di per sé di routine ma visto la probabile compressione precedente in grado di scatenare la volatilità.

Già giovedì all’alba sarà la BOJ a dettare la propria legge spesso lettura poco originale ma comunque significativa.

Molti non si attendono sorprese dalla BOE sui tassi, personalmente invece, nel solco del detto che recita che prevenire è meglio che curare, non escluderei un seppur marginale taglio dei tassi a sorpresa.

Occhio perché le Borse internazionali potrebbero gradire molto…

Il pomeriggio del giovedì vedrà abbinarsi ai consueti dati sulla disoccupazione USA i dati periodici sui Philly FED.

Solo numeri eclatanti potranno agire sul trend già delineatosi.

Si va a chiudere sulle tre streghe di venerdì con una serie di indici PMI e di produzione.

Indici anche significativi ma che poco potranno contro il sentiment con cui gli operatori vorranno impostare il nuovo trimestre.

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