Borse in ripresa, regge Wall Street nonostante i dati su lavoro

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Dopo una partenza in sordina, i mercati hanno deciso, in mattinata, di percorrere la via del rialzo. Borse in ripresa, regge Wall Street nonostante i dati su lavoro di novembre. Una fiducia, quella di una possibile ripresa, che resta ancora teorica. Ad ogni modo i mercati europei non temono le ultime notizie, negative, che arrivano dal fronte vaccini.

In particolare quelle confermate da Pfizer, azienda farmaceutica già impegnata nella distribuzione delle prime fiale. Ebbene l’azienda ha confermato che la distribuzione sarà inferiore rispetto a quella dei quantitativi inizialmente stabiliti. Intanto il petrolio registra una ripresa, anche grazie all’OPEC+ e al suo meeting che, inizialmente rimandato, ha finalmente portato ad una conclusione. Il taglio alla produzione sarà di 500mila barili al mese, quantitativo che verrà confermato, o rivisto, di mese in mese.

I listini internazionali

Insomma, tra imprevisti e buone notizie si sono viste Borse in ripresa con l’aiuto anche del petrolio. Al giro di boa delle 14.30 quindi, il Dax di Francoforte aleggia intorno alla parità con una leggerissima perdita dello 0,03%. Da parte sua, invece, il Cac 40 di Parigi supera lo 0,3% in territorio positivo e il Ftse 100 di Londra conferma l’ottimismo con uno 0,76%. Stesso livello anche per il Ftse Mib italiano che registra, nello stesso momento, lo stesso saldo parziale. Borse in ripresa, regge Wall Street nonostante i dati su lavoro di novembre che deludono le attese. Alle 14.45 l’S&P 500 sale dello 0,35%, il Dao dello 0,47% e il Nasdaq dello 0,26%.

I rating degli analisti

Sempre a proposito della Borsa italiana, i rating degli analisti premiano molti titoli del mercato tricolore. Interessante il caso di Mediobanca che concede un giudizio outperform ad Astm (target a 27,40 euro), Bper Banca (2,05 euro), Enel (MIL:ENEL) (9,20 euro) e anche Italgas (6,50 euro), Poste Italiane (11 euro) e Snam (5,15 euro).

Gli eventi più importanti nel calendario

Agli orari prefissati si può consultare il calendario macroeconomico per leggere l’esito dei dati macroeconomici pubblicati. Tra i dati macroeconomici pubblicati oggi risalta senza dubbio quello statunitense del numero degli occupati a novembre, crollato a 245mila unità contro le precedenti 610mila.

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