Borse in picchiata: cose turche

ProiezionidiBorsa

Come sempre quando i cali dei listini si diffondono a macchia d’olio e in misura rilevante la nostra borsa ha l’ abitudine di fare la parte del leone.
Trascinata da Unicredit e dalle banche super esposte verso la Turchia la borsa di Milano ha perso quasi il 3%. Tutto sembra congiurare verso nuovi importanti ribassi.

In questi casi occorre però rimanere freddi e lucidi, specie per chi intende approcciare i mercati con metodi quantitativi e probabilistici. Ebbene,  su base mensile il FIB oggi ha già utilizzato al ribasso oltre il 96% dello spazio percorso nei casi peggiori della sua storia. Come dire che per andare oltre con nuovi ribassi significativi, che vadano oltre una coda iniziale, si dovrà percorrere la strada di avvicinarsi ai peggiori mesi della storia del nostro indice (ma anche degli altri listini che si accodassero)o addirittura battere il record negativo.

A questo punto la grande domanda è sono pronti i mercati per questo?

Come detto in precedenza un ribasso importante e che duri qualche settimana, se così si può dire, è in “ritardissimo” rispetto alle serie storiche.

Storia che ci insegna anche che i grandi ribassi almeno nella prima onda arrivano inaspettati quanto intensi e di breve durata… proprio questo ulteriore aspetto della durata, unita alla storica discreta buona tenuta agostana , unita al fatto che siamo già in area di eccezionalità dei prezzi su base mensile fanno pensare che un rimbalzo in vista delle scadenza tecniche ci potrebbe anche stare.

Quale potrà essere il jolly per dare un po’ di respiro ai mercati è difficile stabilirlo anche se girano voci su un Fondo Monetario Internazionale pronto ad intervenire pro- Turchia:
ecco appunto se c’è qualcosa da tenere d’occhio è proprio  questo.

Non dimenticando che spesso questi signori fanno dichiarazioni nel week-end e consapevoli che nel week-end i mercati sono chiusi…quel che è fatto è fatto.

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