Borse in netto calo in attesa di Wall Street

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Alle 12 in punto le borse europee registravano un trend negativo ovunque.

Uno sguardo sui mercati

Ftse Mib a -1,16% (18.827 punti) con uno spread in calo a 269. Ma le altre piazze di scambio vedono il Ftse 100 a -0,84%, Cac 40 a -1% e Dax a -1,2%. In tutto ciò l’euro va poco sotto 1,13 dollari. L’Europa fa sentire il peso della sua incertezza con gli ultimi dati macro.

I dati macro pessimi di Italia e Francia ed effetti sulle borse

L’indice Pmi composito di dicembre della Francia si è attestato a 49,3 da 54,2 di novembre, quindi sotto quel 50 che separa il livello di contrazione dalla crescita. Ma la lettura si è rivelata peggiore anche delle previsioni degli analisti che puntavano ad un risultato pari a 54. Il calo più forte si è avuto su due voci particolarmente importanti per la azione d’oltralpe: turismo e lusso. Le previsioni su un calo del Pil a solo +0,2% nel quarto trimestre si potrebbero perciò avverare.

Occupandosi dell’Italia, impossibile non guardare a quella diminuzione congiunturale di ottobre dello 0,3% sugli ordinativi. Negativo anche il saldo finale del fatturato che in questo caso arriva allo 0,5%. Si allontana quindi un Pil a 1,2% come previsto dal governo.

La zavorra sul Ftse Mib

Al di là dei numeri pubblicati dall’Istat, però, Piazza Affari sconta anche il ritorno delle tensioni con Bruxelles. Il taglio dato alla manovra con un deficit/Pil che dal 2,4% è stato portato al 2% potrebbe avere più conseguenze di quelle che si pensano. In particolare sul fronte politico. Da Bruxelles, infatti, fanno sapere che il livello accettato da Roma è ancora troppo basso. Si tratta, però, di un compromesso al ribasso che potrebbe mettere in seria difficoltà sia il vicepremier Matteo Salvini che il suo collega Luigi Di Maio. Infatti il primo  disposto a trattare su quota 100 ma il secondo potrebbe non mollare la presa per il reddito di cittadinanza. Ed entrambi dovranno, già con un deficit/pil al 2%, ammortizzare le forti proteste della base.

La Cina spaventa le borse

Sempre in ambito macro, però, non sono piaciuti nemmeno i dati sulle vendite in Cina. A novembre le vendite di auto hanno visto un calo del 10% sul 2017 arrivando a segnare il minimo da 15 anni. Positivo il risultato della produzione industriale aumentata del 5,4% su base annua, ma ampiamente al di sotto non solo del consensus finanziario ma anche di quanto Pechino si era impegnata a fare. Il target fissato dale autorità cinesi, infatti era di +6,5%

I valori da monitorare sui mercati europei fino alla chiusura odierna

Il ribasso in atto verrà messo in discussione da chiusure orarie superiori ai seguenti valori

Ftse Mib  Future 18.905

Dax  Future 10.846

Eurostoxx Future  3.090

Bund Future  nuovi ribassi con chiusure orarie inferiori a 162,90

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