Borse in caduta libera. Nella notte europea, le Borse dei mercati asiatici sono crollate. L’Indice giapponese Nikkei 225 ha ceduto oltre il 5%, l’Hang Seng di Hong Kong ha perduto quasi il 4%. Per ironia della sorte solo gli indici cinesi si difendono meglio degli altri con perdite tutto sommato contenute rispetto al contesto generale. L’Indice SZSE ha subito cali del 3% circa e l’indice di Shanghai ha ceduto il 2,55% con quotazioni vicine ai massimi degli ultimi due anni.
Ma il dato più clamoroso non riguarda una borsa, bensì un commodities
L’oro nero precipita
Le Borse asiatiche, aperte nella notte europea, registrano forti cali, ma è nulla rispetto a quello che sta accadendo al petrolio. L’oro nero nella notte è crollato del 30% e attualmente il future sul Wti quota a 30 dollari. Per dare la dimensione del crollo, basti pensare che venerdì alla chiusura dei mercati, il contratto aveva chiuso a 41 dollari al barile. Appena i mercati hanno aperto, e quello del future sul petrolio ha aperto poco dopo la mezzanotte italiana, i prezzi hanno immediatamente preso la via del ribasso. Anche i future sugli indici Usa sono in calo di quasi 5 punti percentuali, a segnalare come quella di oggi sarò un lunedì di Borsa di crolli storici
Ma che cosa ha creato questa nuova picchiata?
Borse in caduta libera
L’aggravamento della diffusione del virus in Europa e in Usa durante il fine settimana, ha creato un terremoto sulle Borse. Gli operatori pensano che questa situazione terremoterà l’economia mondiale, da qui la caduta verticale del prezzo del petrolio. Appena le contrattazioni hanno ripreso, poco dopo la mezzanotte italiana, il contratto sul Wti Usa ha aperto in gap a 35 dollari. La dichiarazione dello stato di emergenze nello Stato di New York, la chiusura, di fatto della Lombardia, l’espandersi dei contagiati in Europa sono segnali molto preoccupanti. Non osiamo pensare come apriranno le Borse Europee, specialmente quella italiana
