Borse: il parco buoi fuori timing?

Borse

Ancora una volta nel 2019, nonostante decenni di esperienze maturate sul campo, le Borse registrano comportamenti del parco buoi ancora una volta fuori tempo.

A maggio 2019 secondo Assogestioni ben 17 società di gestione su 20 hanno accusato una raccolta negativa sul comparto risparmio gestito.

E chiaramente la parte del “leone” coi riscatti l’hanno fatta i prodotti azionari.

Guarda caso sui minimi di periodo da cui, a oggi, le Borse  sono rimbalzate ben oltre il 10%!

Gran bell’affare! I piccoli vendono sui minimi delle Borse e qualcuno avrà pur ben comprato…

Raccolta netta delle reti in forte aumento

Poi però si scopre che la raccolta netta delle reti di consulenti finanziari è risultata, nello stesso periodo, in forte aumento.

Ma ovviamente destinata ad altri tipi di prodotti.

Quindi la responsabilità è davvero del parco buoi  ovvero di chi lo consiglia?

A tutela dei consulenti vi è da dire che tenere tranquillo un cliente quando, sui cali di mercato inizia ad agitarsi, non è impresa per nulla facile.

Insomma le responsabilità di questa ennesima uscita con timing errato possono essere suddivise fifty fifty.

Dove è andato il risparmio

Andiamo ora a  vedere dove si è collocato il risparmio in uscita dal gestito e in parte di nuova formazione.

Assoreti ha sentenziato una raccolta netta positiva, per le reti di consulenti finanziari abilitati all’offerta fuori sede, di oltre 2,7 miliardi di euro.

Si è dunque registrato un incremento dell’8,8% su base mensile.

Il bilancio mensile viene contato positivo sia per il risparmio gestito per 395 milioni di euro che per la componente amministrata cresciuta di poco meno di 2,4 miliardi di euro.

Quindi è l’amministrato ad avere raccolto…

Però attenzione tornando all’interno del risparmio gestito scopriamo chela parte del leone l’hanno fatta i prodotti assicurativi.

Sono loro che con oltre 718 milioni di raccolta che hanno riportato il saldo settoriale al segno più.

A differenza di Assogestioni (dati commentati sopra) che invece rileva una minus di raccolta contando solo fondi e gestioni NON assicurativi.

Le cause dell’impoverimento

Spesso non abbiamo mancato di rimarcare il diffuso impoverimento avvenuto per la popolazione italiana dopo l’entrata in vigore dell’Euro.

Allo stesso tempo però è corretto evidenziare anche questa dinamica.

Questi continui sfasamenti nel collocamento di grandi fette di risparmio che entrano sulle Borse in forza e ne escono in debolezza certo contribuiscono ulteriormente a impoverire l’italiano medio.

Bolla possibile

Perché i mercati possano finire il 2019 alla grande sarà necessario l’ingresso in una fase di bolla dei prezzi: ovvero quella in cui anche massaie e parco buoi entrano sull’onda dell’euforia senza più ragionare.

Dopo anni di bolle mancate, per i timori ormai radicatisi, la domanda è: le Borse sono di nuovo in grado di sviluppare questa attrazione di piccoli e grandi capitali?
Dalla risposta a questa domanda capiremo le dinamiche che ci possiamo attendere dai listini nei prossimi mesi.

Ci lavoreremo.

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