Borse: i supporti continuano a reggere

Giornata particolare questo lunedì, che ha visto Piazza Affari andare controcorrente rispetto al resto delle Borse europee e statunitensi, salvo poi cedere nel finale.

Piazza Affari

Mentre il Vecchio Continente cede il passo ai timori di una Fed più lenta del previsto, il Ftse Mib già dalle prime battute si è distinto in positivo, per lo meno, fino ad un certo punto. Infatti al suono della campanella Piazza Affari arrivava a -0,04% (21.796 punti). Lo spread, cioè il differenziale tra Bund tedeschi e Btp italiani, dopo i 210 punti di venerdì scorso, decide di non muoversi più di tanto e conferma la stessa quota salendo di un paio di punti e chiudendo a 216. Sul fronte del rendimento del decennale italiano, anche qui c’è da registrare una conferma a 1,78%.

Borse europee

Nemmeno il resto d’Europa fa meglio. Il Cac 40 di Parigi chiude a -0,08% mentre il Dax di Francoforte a -0,2%. Nessuna eccezione nemmeno su Londra. Il Ftse 100, infatti registra un saldo finale pari a -0,05%.

Wall Street

Wall Street non riesce a migliorare le cose. Qualche minuto dopo le 17 l’S&P 500 non faceva che un -0,5%. Male anche il Dow Jones a -0,45% e peggio di tutti il Nasdaq a -0,76%. A far capitolare le iniziali ambizioni sono stati non solo i dati macro pubblicati venerdì scorso, ma anche le dichiarazioni della Fed. Ma procediamo con ordine. I non farm payrolls avevano già sottolineato una ripresa dei nuovi posti di lavoro, elemento positivo che avrebbe potuto creare ripensamenti sul fronte Fed.

Occhi puntati sulla Fed

Eppure questa misura non sembra aver trovato conferma da nessuna parte, ancora. Per quanto riguarda, appunto, le dichiarazioni del governatore  Jerome Powell, è bene ricordare che questa settimana saranno ben due, una si terrà al Senato e l’altra alla Camera, entrambe davanti alle Commissioni finanziarie del Congresso. A seconda dei commenti, si capirà da che parte è orientata la Federal Reserve.

Lira turca in crollo

Turchia sotto osservazione. Intanto è da sottolineare tra gli avvenimenti della giornata, il licenziamento del governatore della banca centrale turca, Murat Cetinkaya da parte del presidente Recep Tayyip Erdogan. La sua colpa: non aver tagliato i tassi di interesse come chiesto da Erdogan. Prima conseguenza: crollo della lira su dollaro ed euro.

Borse:  i supporti continuano  a reggere

Dopo la scadenza del setup  del 4 luglio è attesa una fase laterale ribassista fino al prossimo setup dell’ 11 luglio.

Siamo in un punto spartiacque fra nuovi rialzi e ritracciamenti fisiologici dai livelli attuali del 1/2% al massimo prima di ripartire.

Quali sono i livelli da monitorare per continuare a mantenere il trend al rialzo?

Dow Jones

26.830

Nasdaq C.

8.121

S&P 500

2.976

Dax Future

12.505

Eurostoxx Future

3.494

Ftse Mib Future

21.845

Chiusure giornaliere inferiori ai livelli appena indicati  farebbero  partire un ritracciamento delle Borse  altrimenti si continuerà al rialzo.

 

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