Borse giunte sugli obiettivi prima del tempo

Borse

Le principali Borse si sono ormai indirizzate verso i target proiettati, che probabilmente verranno raggiunti anche prima del setup finale previsto.

Anzi, in alcuni casi, come sullo S& P 500, un primo target già è stato centrato.

Ma quali sono le cause di questa sorta di impazzimento generale?

E quali, in particolare, le prospettive per la nostra economia e le Borse?

Cosa bisognerebbe fare per risollevarsi?

Procediamo con ordine e partiamo dalla situazione generale.

Questo virus ha destato preoccupazioni più per la sua capacità di contagio, che per le statistiche sui morti provocati, rispetto, ad esempio, ad una tradizionale influenza.

Tanto è bastato, però, per mettere a soqquadro l’economia mondiale, che certamente per un po’ risentirà di tale situazione.

Quanto all’Italia, probabilmente la sua situazione è solo apparentemente peggiore di quella di altri paesi.

Solo che in altri paesi né si sono fatti tutti i controlli che si sono fatti da noi, né si sono assunte analoghe misure draconiane.

Neppure, a quanto pare, si sono tenute riunioni maratona con la protezione civile.

L’effetto soprattutto in termini di comunicazione è stato, per l’Italia, quello di un paese gravemente in difficoltà, e messo peggio di molti altri.

Ma, si sa, la paura fa spesso 90, anche quando la realtà di una situazione dovrebbe indurre a dipingere un quadro decisamente diverso da quello disegnato in questi giorni.

Come qualcuno ha osservato, passando ad esempio per le vie di Milano, pare quasi di trovarsi nella Milano afflitta dalla peste, di manzoniana memoria.

Anzi, forse allora il Duomo non era stato chiuso.

Per non parlare di provvedimenti, come il divieto di entrare o uscire in determinate zone.  A questo è seguita una polemica anche tra scienziati, non tutti dello stesso parere circa l’opportunità di determinati provvedimenti.

Comunque, che l’economia italiana non brillasse non era un gran segreto, neppure prima del coronavirus.

In questi giorni si va affacciando però l’ipotesi di nuovi governi (qualcuno ha pensato anche ad accordi tra i due Mattei della politica), ma quali politiche potrebbero essere varate?

Dal punto di vista economico, inutile girarci intorno, l’unico motore che può rimettere in carreggiata un’economia, è il denaro.

Di qui la necessità di politiche che, lungi da misure recessive, come nuove imposte o incremento di quelle esistenti, anzi iniettino liquidità nel sistema.

La Cina, per far ripartire la propria economia  e le Borse, ha già realizzato misure espansive, e da noi?

Tra le proposte in questa direzione, sul versante del centro sinistra, si colloca soprattutto il piano di Italia viva, con l’idea di usare soldi già a disposizione, e di superare gli intoppi burocratici con dei commissari ad hoc.

Sul fronte del centro destra tiene sempre barra la flat tax.

Certo l’attuale esecutivo, che fa capo a Conte, ha qualche problema nell’entrare in un certo ordine di idee.

Il commento che principalmente mi viene in mente è che non esistono uomini per tutte le stagioni.

Probabilmente questo esecutivo aveva già esaurito la sua funzione dopo aver temporaneamente evitato l’incremento dell’Iva.

Per un’azione di rilancio economico più coraggiosa, era forse preferibile affidarsi ad altri.

Ma quanto ad ipotesi di nuovi scenari politici, ne potremo meglio valutare l’attendibilità, al di là di quelle che, al momento, sono solo ipotesi sul tavolo, qualora andassero concretizzandosi, dopo la fine dell’emergenza sanitaria.

A cura di Gian Piero Turletti, autore di “Magic Box” e “PLT

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