Borse europee non indietreggiano con l’Ifo

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Le borse non si spaventano con l’Ifo, questo è un ottimo indicatore di forza relativa.

Nonostante il risultato dell’Ifo tedesco sia sotto le aspettative, i mercati continuano a mantenere la rotta dell’ottimismo.

La panoramica

L’indice italiano, il Ftse Mib, alle 12 vedeva un attivo di 0,8% (19.720 punti). Lo spread tra Bund e Btp si è fissato a 247,5 punti mentre il rendimento del decennale italiano arriva al 2,66%. Il resto del Vecchio Continente non si dissocia molto dal trend italiano. Parigi con il suo Cac 40 sfrutta uno 0,9%. Bene anche Francoforte con il Dax che arriva a 1,32% e Londra (Ftse 100) a 0,36%.

Recessione: arriva la Bce a tranquillizzare le borse

Il verde diffuso a livello generale trova una spiegazione fin troppo semplice: la Bce. Ieri Mario Draghi, governatore della banca centrale europea, ha sottolineato la presenza di un’economia in rallentamento. Da qui la prospettiva del ritorno in scena di nuove misure di stimolo. Ma come lui stesso ha precisato: all’interno di un più ampio disegno a sostegno del credito e dei consumi. Insomma una possibile nuova ondata di Ltrlo già a suo tempo usate immediatamente dopo la crisi del debito sovrano europeo. Ma che, a differenza di allora, sarebbero implementate per una strategia di aiuto all’economia.

I dati Ifo

Protagonisti della mattinata, come detto, i dati dell’Ifo di gennaio, l’indice che misura la fiducia delle imprese tedesche. A gennaio si è arrivati a 99,1 punti, in deciso calo sui 101 di dicembre ma anche rispetto alle attese. Il consensus, infatti, arrivava a 100,6 punti. Una conferma ulteriore di quanto intravisto già nei dati sui Pmi dell’Eurozona. Gli stessi che hanno messo in allarme Draghi. Sembra perciò rafforzarsi l’ipotesi che un rialzo dei tassi sia ormai fuori questione. Per quanto lento e all’interno di un quadro internazionale caratterizzato da una serie di politiche monetarie orientate verso la normalizzazione.

Borse, Brexit e sprint della sterlina

Anche perché, fanno notare gli esperti, all’orizzonte si delinea un altro pericolo. o per meglio dire una vera e propria incognita: la Brexit. Il divorzio di Londra dall’Unione non è ancora stato definito nelle regole. Il che porterà sicuramente ad una volatilità ancora più ampia sui mercati. Intanto nella notte si sono diffuse voci di un possibile sostegno del partito unionista irlandese ad un eventuale accordo che preveda un backstop a tempo determinato. Le indiscrezioni non hanno influito sull’euro ancora debole a 1,13245 dollari, bensì sulla sterlina che scambia a 0,8660 sulla moneta unica e a 1,3072 sul dollaro.

I valori da monitorare per le borse europee fino alla chiusura odierna (livelli multidays da monitorare)

Come da attese i mercati europei si sono portati al rialzo e già dalle prima ore di contrattazione hanno raggiunto le aree di massimo proiettato per la giornata odierna.

Il rialzo continuerà? Quali supporti monitorare nelle prossime ore?

Tendenza rialzista

Il movimento  in corso  verrà archiviato

Ftse Mib  Future  da chiusure orarie inferiori ai  19.630

Dax  Future da chiusure orarie inferiori ai  11.180

Eurostoxx Future  da chiusure orarie inferiori ai  3.130

Bund Future  da chiusure orarie inferiori ai  165,13

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