Ancora segno più per le borse del Vecchio Continente
Dopo la giornata di ieri, chiusa in positivo, anche oggi i mercati continuano sulla scia di un seppur cauto ottimismo.
Borse in rimbalzo: perchè? Guerra dazi: una schiarita
Alle 12.15 infatti il Ftse Mib arrivava a guadagnare lo 0,8% (18.746 punti) con uno spread a 284 e un rendimento del Btp al 3,07%. Il resto del Vecchio Continente nello stesso momento veniva fotografato con un Ftse 100 a +1,11%, un Cac 40 a +1,6% e un Dax a +1%.
A dare la spinta è stata la possibile schiarita che si è registrata nei colloqui tra Stati Uniti e Cina per la guerra dei dazi. Una schiarita che è stata confermata anche dallo stesso vicepremier cinese Liu He. Non solo, ma Pechino ha anche informato le autorità statunitensi dei tagli sulle tariffe doganali applicati alle auto Usa importate. Numeri alla mano si parla di dazi che scenderebbero dal 40% attuale al 15%. Una decisione che cancella quanto era stato deciso in precedenza e cioè tariffe che dal 25% erano state alzate al 40%.
Guardando a Piazza Affari
Oltre all’asta del Bot a 12 mesi (5,5 miliardi di euro) si segnala il calo di Banco Bpm che scende poco sotto la parità (-0,14) alle 11.15. Dopo il rally di ieri per la cessione del portafoglio da 7,8 miliardi di Npl, oggi si registrano i tempi contingentati per l’istituto di credito sulla concessione dei Gacs. Il calendario, infatti, vede la deadline fissata al 6 marzo con la scadenza delle proroga fissata dal Tesoro ad ottobre.
Sempre in tema di bancari, da segnalare anche il calo di Ubi Banca (-1,4 alle 11.15). A indebolire il titolo, il taglio del rating (underweight) di Morgan Stanley. Altro caso di negativo clamoroso, quello di Salvatore Ferragamo. Il titolo del lusso crollava a -5,5% (11.15) a causa sia delle dimissioni del cfo Ugo Giorcelli attive dall’11 gennaio sia per il taglio del rating (da Hold a Reduce) di Kepler Cheuvreux.
I mercati non guardano alla Brexit sempre più complicata
Il rialzo delle borse in Europa riesce ad essere più forte anche delle voci, poi confermate, di un voto di sfiducia al premier inglese Theresa May da parte dei suoi stessi colleghi di partito. Il risultato del voto, che avverrà nel tardo pomeriggio, intorno alle 18, sarà reso noto in serata. Nel caso di una sconfitta i Tory dovranno anche fornire il nome di un eventuale successore. Il tutto, però, rende ancora più incerte le sorti della Brexit. Proprio per questo motivo, la sterlina, sebbene abbia iniziato un leggero recupero sul dollaro a 1,2498, resta comunque in balia degli eventi. L’addio di Londra all’Ue, infatti, sta diventando sempre più complicato e la possibilità di un divorzi senza accordo, sempre più concreto.
I valori da monitorare sui mercati europei fino alla chiusura odierna
Il rimbalzo in atto verrà messo in discussione da chiusure orarie inferiori ai seguenti valori
Ftse Mib Future 18.620
Dax Future 10.812
Eurostoxx Future 3.062
Bund Future nuovi rialzi con chiusure orarie superiori a 163,53