Borse di nuovo in tensione. Verso il panico?

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Borse europee in forte ribasso in apertura.

Come si temeva la chiusura straordinaria delle Borse USA di ieri ha soltanto posticipato la presa d’atto che l’appiattimento della curva dei rendimenti dei bond americani segna l’imminente termine della fase più favorevole del ciclo economico.

Le borse per la verità hanno fatto i conti con  l’ennesimo tweet di Donald Trump che si è auto-definito “Tariff Man”.

Scritto che accompagnato da alcune dure parole di stampo protezionistico ha fatto vacillare fortemente l’anelito di fiducia su un accordo commerciale con la Cina.

E sappiamo quanto dazi sì dazi no pesi in questa fase sull’umore degli operatori di borsa.

La Cina non può fare l’accordo da sola

Ieri la Cina ha confermato che l’accordo è in divenire e l’indice di Shangai ci aveva creduto.

Evidentemente le rassicurazioni di ieri di Pechino su un ‘intesa ormai in divenire positivo non sono bastate.

La mancata conferma da parte della Casa Bianca pesa in modo significativo sulla incertezza che muove i listini al ribasso.

Il vero timore delle borse nasce dalla dinamica della curva dei tassi

Come peraltro abbiamo spiegato ieri , rivolgendoci in particolare a chi ritiene l’Italia responsabile di tutto quanto sta accadendo nel mondo, il vero problema è che la FED intende approfittare di questa fase ancora favorevole per alzare i tassi di interesse.

L’equazione è semplice :

-QE in corso e tassi a zero le borse sono risalite aiutando la partenza del ciclo contro tutto e contro tutti. Logiche e situazione economica del momento

-QE terminato tassi in salita, poco importa che l’economia sia ancora brillante negli USA ciò che importa è che si avvicina il momento dell’inversione del trend economico.

Forse solo la moda tende ad anticipare le stagioni più dei mercati azionari…

Senza contare che poi l’attrattiva dei rendimenti dei bond è talmente forte da spingere al ribasso il rendimento dei bond più lunghi, segnale preciso che si è già scontata una FED aggressiva sui tassi nel breve ma poi pronta a sostenere di nuovo l’economia con i consueti tagli dei tassi di interesse.

 

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