Borse: BCE basta tentennamenti!

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Il segnale giunto dalle Borse fin dalle prime parole di Mario Draghi in conferenza stampa è stato molto chiaro: BCE basta tentennamenti!

Con la Germania che, come abbiamo più volte sottolineato, da locomotiva d’Europa si sta trasformando in zavorra, le Borse pretendono fatti concreti.

Il TLTRO è programmato per settembre ma evidentemente non basta.

Le economie europee sono in difficoltà e le ammissioni di Draghi a riguardo non fanno altro che aumentare nervosismo e preoccupazioni.

E alimentare vendite sulle Borse…

Parole e rinvii

E riguardo alle potenziali soluzioni, o almeno alle possibili manovre non si può procedere a parole e rinvii.

Se le Borse dovessero cominciare a leggere i dati macroeconomici, tralasciando i probabili sostegni monetari delle banche centrali, si andrebbe incontro a un cambiamento di scenario radicale.

Altro che correzione o piccolo storno, avremmo un vero e proprio crollo di borsa almeno in Europa.

A leggere tra le righe emerge un filo di ottimismo

Il presidente della Bce ha confermato le attese degli analisti e non ha ritoccato i tassi di interesse.

Ha però di nuovo parlato, oltre che di futuri tagli, di una nuova edizione del programma di acquisti di titoli.

E qui a leggere tra le righe, come notammo mesi fa, manca una parola che ha caratterizzato il primo QE europeo.

Ovvero quel “governativi” che apposto dopo la parola titoli ha di molto limitato l’efficacia del QE europeo rispetto a quello americano che fu omnicomprensivo.

La FED non comprò solo Bond statali ma anche e soprattutto corporate se non addirittura CDS a leva. Insomma il peggio.

Quel peggio che la BCE ha lasciato in carico alle banche e di cui l’UE paga ancora oggi le conseguenze con un sistema creditizio inceppato e grandi banche in apnea. Basti pensare a Deutsche Bank…

Da Draghi alla Lagarde

Interessante poi nella conferenza di oggi è stato il passaggio con cui Draghi ha precisato che non dirigerà il FMI come qualcuno prevedeva in uno scambio di ruoli con Christine Lagarde.

Proprio oggi il consiglio direttivo della Bce ha dato il via libera alla nomina di Christine Lagarde, che come risaputo siederà sulla poltrona di Mario Draghi dal prossimo primo novembre.

Le Borse hanno fretta

Riassumendo l’Eurotower ha dato disponibilità alle ipotesi di nuove e più aggressive misure di stimolo monetario.

Si è parlato di un “tiering” del tasso sui depositi oltre alla replica di un programma di “quantitative easing”.

Però di entrambe le iniziative non sono state definite dimensioni e soprattutto timing.

I mercati hanno fretta, questi annunci generici e scollegati dal calendario potevano funzionare con i dati macro positivi o almeno decenti.

Con gli attuali dati macroeconomici da pre-recessione questi giochetti non bastano più.

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