Borse, avanti piano ma vicine ad uno sblocco

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Borse caute in questa giornata di contrattazione.

In America dati macroeconomici molto positivi potrebbero, in questa fase essere più controproducenti dell’attuale tran tran di dati buoni ma non eccelsi.

In Europa viceversa servirebbe proprio una iniezione di fiducia per riportare liquidità sui mercati azionari, dimenticando per un po’ la BCE e il QE terminato.

Invece i dati macro europei continuano a stentare.

Dopo la pessima Produzione industriale tedesca anche i dati di giornata non hanno particolarmente esaltato gli operatori.

I listini tengono ma non riescono a ritrovare brillantezza.

Tabella principali dati macroeconomici europei di giornata

    EUR Saldo della bilancia commerciale francese (Nov) -5,1B -4,9B -4,1B
    GBP Indice Halifax dei prezzi delle case (Mensile) (Dic) 2,2% 0,5% -1,4%
    GBP Indice Halifax dei prezzi delle case (Annuale) (Dic) 1,3% 0,4% 0,3%
    EUR Indagine sugli affari e sui consumatori (Dic) 107,3 108,2 109,5
    EUR Indicatore dello stato di salute delle Imprese (Dic) 0,82 0,99 1,04
    EUR Fiducia dei consumatori (Dic) -6,2 -6,20 -6,2
    EUR Sentimento del settore dei servizi (Dic) 12,0 12,3 13,4
    EUR Sentimento del settore industriale (Dic) 1,1 2,9 3,4

 

Come possiamo notare soltanto i dati britannici hanno battuto le attese.

Nonostante le pastoie che stanno attanagliando soprattutto il sistema bancario inglese evidentemente Londra risulta ancora polo di attrazione, tanto da presentare un settore immobiliare quasi costantemente in forza.

Francia in TILT e le borse?

Viceversa la Francia continua ad annaspare stretta tra la, più o meno latente rivolta sociale, e una economia che non tira.

E se non viaggia l’economia non riparte l’occupazione e il malcontento tra la popolazione non può che aumentare.

Anche la bilancia commerciale odierna ci ha presentato un -5,1B versus -4,9B atteso e -4,1B del precedente che non potrà certo rallegrare Macron e il suo traballante governo.

Fiducia dei consumatori UE stabile ma…

La fiducia dei consumatori UE si mantiene in linea con il consensus a -6,2 che poi era anche il livello precedente.

Certo è che siamo sui minimi dell’anno.

I dati sulla fiducia restano dati emotivi e non sempre validi da un punto di vista prospettico.
Sicuramente che tutti gli altri 4 dati di sentiment che trovate in tabella abbiano fatto peggio delle attese qualcosa vuole pure dire.

Questa fila di numeri deludenti contribuisce certamente a rallentare la voglia di azionario.

Analogamente se improvvisamente si assistesse a un rilancio del ciclo economico siamo sicuri che tutte queste titubanze sarebbero superate agilmente.

Vicini allo sblocco

Ora le ipotesi sugli sviluppi dinamici delle borse sono due.

O assistiamo a un immediato sblocco direzionale entro le scadenze tecniche di gennaio o, viceversa, rischiamo di entrare in una prolungata lateralizzazione fino a fine gennaio ovvero metà febbraio.

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