Borse: attese ed eventi per la prossima settimana

Borse

In settimana attesi  piccoli eventi. Borse internazionali caricate a molla per luglio.

E’ terminato il periodo di fuoco dedicato alla Banche centrali che hanno dato vita a una settimana molto intensa.

Una fase vissuta intensamente dalle  Borse internazionali.

Ora il mese di giugno si accinge a chiudere tra dati macroeconomici più di routine.

Non per questo possiamo escludere qualche seduta più volatile sui mercati ma saranno semplici assestamenti dei prezzi per scaricare qualche eccesso.

Poi a Luglio, salvo nuovi eventi, le Borse internazionali saranno caricate a molla.

Ma analizziamo la settimana macroeconomica che ci attende.

Partenza di settimana teutonica

Abbiamo scritto proprio ieri di come l’unica Borsa che ci appare già tirata sui prezzi ossia quella tedesca col suo indice DAX.

Nulla giustifica, tanto più ora che i dati dell’economia reale tedesca zoppicano, che il DAX sia l’unico indice europeo vicino ai massimi storici.

Questa valutazione renderà quindi meno incisivo l’esito del dato sull’ IFO della Germania previsto per lunedì mattina.

Certo se il DAX inizierà fibrillare di volatilità condizionerà anche gli altri indici.

Ma dovrebbe essere fenomeno di brevissimo.

Martedì ci sposteremo negli USA per verificare se i primi timidi inciampi di qualche dato macroeconomico USA (vedasi ieri i Direttori degli acquisti) iniziano a minare la fiducia dei consumatori americani oppure no.

Anche qui comunque difficile ipotizzare inversioni del trend che resterà presumibilmente soffuso per tutta l’ottava.

BOT come va?

Mercoledì seguiremo con grande curiosità l’asta dei nostri BOT a sei mesi che, nonostante la guerriglia tra Roma e Bruxelles, cade dopo una settimana di grande restringimento dello spread tra BTP e Bund.

Nel pomeriggio invece fari puntati sulla bilancia commerciale USA ma soprattutto sugli ordinativi dei beni durevoli.

Dato che ci dovrà confermare o meno il minore ottimismo manifestato dai Direttori degli acquisti del settore manifatturiero,

Nell’ipotesi peggiore, ovvero di un dato brutto, attendiamoci una FED in movimento, se non altro a parole…come d’uso di questi tempi.

Italia al centro…poi PIL USA

Nella giornata di giovedì piaccia no saremo noi in mattinata a prendere il centro del palcoscenico.

Il dato della fiducia delle aziende in abbinamento all’asta dei BTP su varie scadenze ci chiariranno quella che è la concreta realtà del nostro ciclo economico

E allo stesso d tempo dall’asta capiremo concretamente percezione dei mercati sui di noi.

Il top della giornata i giovedì lo toccheremo però nel primo pomeriggio con la pubblicazione del dato sul PIL USA.

Che dire: l’aspettativa a +3.2% segna un marginale miglioramento rispetto a un mese fa. Nulla di irraggiungibile.

Partiamo dal presupposto che un dato migliore o in linea sarà fonte di calma ulteriore.

Un dato peggiore potrebbe vedere la FED in azione. Ma con le stesse modalità orali di cui sopra…

In ogni caso dunque per le Borse poco cambierà se non per spicchi di volatilità;  rapida nel proporsi quanto nello scomparire.

Venerdì britannico, ma occhio ai prezzi UE

Il PIL britannico si prenderà le attenzioni del venerdì mattina.

Gli anti BREXIT non aspettano altro che qualche dato negativo per attaccare chi punta serenamente addirittura all’hard BREXIT.

In concreto difficile che questo dato scateni qualcosa che vada oltre le eventuali polemiche londinesi.

Ben più rischioso per la BCE sarà invece l’esito del dato sui prezzi al consumo dell’area UE : sia un dato in crescita che in  calo sarebbero fonte di preoccupazione per Draghi e soci.

La BCE è pronta ad intervenire come la FED ma è spuntata sul fronte dei tassi, bloccati a zero da tempo.

Certamente a Francoforte tiferanno, e così pure le Borse, per un risultato in linea con le aspettative.

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