Borse asiatiche: pochi acquisti

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Borse asiatiche reazione blanda. Nessuna tentazione di acquisto.

Dopo il buon recupero delle borse occidentali di ieri ci si poteva attendere una seduta dai toni brillanti anche in Asia.

Invece le borse asiatiche hanno “zigzagato” chiudendo con modesti segni positivi ma anche qualche segno rosso come a Shangai che ha fissato l’indica a -023%.

Niente di che ma un preciso segnale che l’agognato rally di fine anno non è ancora assolutamente nelle corde dei listini azionari e più passano i giorni più diventa ardua l’impresa…anche se poi solo alla chiusura di novembre avremo una proiezione attendibile per dicembre.

I dati macroeconomici in effetti non hanno aiutato granché le borse asiatiche:

  JPY Indice nazionale generale dei prezzi al consumo (Annuale) (Ott) 1,0% 1,0% 1,0%
  JPY Indice IPC nazionale (Mensile) 0,2% 0,0%
  JPY Indice nazionale dei prezzi al consumo (Annuale) (Ott) 1,4% 1,4% 1,2%
  SGD PIL (Annuale) (3° trim.) 2,2% 2,4% 2,6%
  SGD PIL (Trimestrale) (3° trim.) 3,0% 4,2% 1,0%

 

L’inflazione sotto controllo in Giappone (approfondimento) (ma c’era da dubitarne?)è stato senza dubbio un piacevole abbrivio peraltro discretamente scontato e quindi non in grado di smuovere i prezzi.

Viceversa l’evidente rallentamento del PIL di Singapore è dato che fa riflettere.

Non tanto per il peso intrinseco di questa piccolissima nazione, quanto perché queste piccole oasi (Singapore viene considerata un Svizzera vecchia maniera)sono lo specchio di un andamento generale.
Se si contraggono gli affari in  questi seppur microscopici laboratori di nuove imprese, si ha un segnale anticipato di quello che a breve potrebbe ripetersi nelle economie dominanti.
Non è certo un caso se anche Taiwan ha terminato la seduta col segno meno…

Tra i paesi industrializzati dell’Asia pure la Korea si è aggiunta alle borse asiatiche che hanno ignorato il tono dei mercati europei e chiuso in territorio negativo con un meno 0.32% che porta la perdita annuale a un ridondante -18.52%.

Visto il contesto generale di tensioni e di probabile inizio di un ciclo di rallentamento economico se non di vera recessione, nulla che ancora possa farci venire la tentazione di entrare sulle borse asiatiche ed emergenti in generale.

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