La crisi per il Covid-19 ha picchiato forte anche nell’economia cinese, e conseguentemente anche in tutte le economie asiatiche.
Questi mercati che negli ultimi anni hanno corso molto, cosa faranno nel futuro prossimo?
Borse asiatiche o obbligazionari paesi emergenti, quale scelta per il futuro più prossimo?
Queste economie emergenti hanno una serie di fattori positivi come basso costo manodopera, minori regole, possibilità di creare diseconomie esterne come l’inquinamento, senza eccessivi costi o oneri aziendali.
Questi fattori permetteranno di poter correre di più, rispetto ad economie, come quelle europee molto più regolamentate.
Se questi fattori positivi non riusciranno a compensare gli effetti della crisi economica, questa potrà essere contrastata solo da grossi interventi finanziari statali.
Solo la lunga mano pubblica può in un periodo come questo contrastare l’onda della recessione e permettere alla aziende di poter ripartire il prima possibile.
In Cina la disoccupazione è cresciuta in maniera quasi preoccupante, quindi anche in questo gigante il debito pubblico dovrà prima o poi aumentare.
Abbandonare completamente gli investimenti nelle Borse asiatiche?
No, ma ridurre il portafoglio sicuramente, forse perderemo in redditività ma guadagneremo in solidità.
Conseguentemente cosa fare degli eventuali smobilizzi di alcune posizioni detenute su Borse asiatiche ed in particolare su quella cinese?
Come scritto poc’anzi, la pandemia del Covid-19 obbligherà tutti gli Stati ad indebitarsi maggiormente per sostenere le proprie economie. Questa regola vale anche le aziende private, per poter restare sul mercato, dovranno far ricorso al mercato dei capitali.
Quindi sia nel caso degli Stati sia nel caso delle imprese il miglior sistema di poter attingere a capitali di finanziamento è quello di emettere prestiti obbligazionari e renderli più appetibili offrendo cedole ad interessi maggiori.
Borse asiatiche o obbligazionari paesi emergenti, quale scelta per il futuro più prossimo? Perché la scelta migliore sarà fondi obbligazionari paesi emergenti?
La soluzione è quella di posizionarsi su fondi obbligazionari paesi emergenti, i quali offriranno ottime possibilità di rendimento.
Personalmente io sono più propenso per quei fondi paesi emergenti di tipo governativo in quanto “più solidi”, e con meno volatilità.
Gli Stati meno fortunati, che non potranno accedere ad una serie di finanziamenti a basso tasso d’interesse, dovranno per forza fare ricorso al mercato ed offrire tassi più interessanti di quelli offerti prima della pandemia del coronavirus.
Paesi come l’Italia, che hanno la possibilità di ricorrere a fondi di natura europea, non rialzeranno di molto i propri i interessi sul debito pubblico e sostanzialmente rimarranno grosso modo invariati.
Questa possibilità sarà esclusa o limitata ai paesi emergenti, quindi l’unica possibilità per questi sarà offrire tassi maggiori rispetto a quelli di mercato.
Sicuramente bisognerà affidarsi a consulenti esperti e non al “fai da te”, e intervenire con fondi. Questi potranno non eliminare l’eventualità volatilità legata a qualche default, ma limitarne l’eventuale impatto negativo sull’investimento.