Borse appese al filo delle trattative ma a Piazza Affari esplode al rialzo un titolo spinto dalla guerra

leonardo

L’andamento delle Borse di oggi potrebbe essere indicativo di quanto potrebbe accadere nelle prossime sedute. La settimana è iniziata molto male per l’economia Russa ma anche per le Borse europee. In avvio di seduta i mercati azionari hanno aperto con cali vicino al 3%, ma nell’arco della giornata è cambiato il quadro.

L’economia di Mosca trema

Il primo pacchetto di sanzioni previste per la Russia è pesante per l’economia del Paese asiatico. Oggi la Borsa di Mosca è rimasta chiusa per precauzione. Il rublo ha perduto il 30% contro il dollaro. La Banca centrale russa per sostenere la moneta ha alzato i tassi di interesse dal 9,5% al 20%. Uno studio di JP Morgan ha provato a quantificare l’impatto delle sanzioni occidentali sull’economia di Mosca. Nel secondo trimestre il PIL russo potrebbe crollare del 20%, inoltre nel 2022 l’inflazione potrebbe schizzare al 10%.

Le Borse appese al filo delle trattative, dopo un avvio in forte calo hanno stabilizzato le perdite. Nel primo pomeriggio, con l’avvicinarsi dell’apertura di Wall Street i listini hanno iniziato a recuperare. La Borsa americana ha aperto in calo deciso ma ha subito iniziato a recuperare terreno. Al momento della chiusura degli scambi in Europa, l’S&P 500 era praticamente sulla parità, mentre il Nasdaq era in rialzo dello 0,6%.

Il recupero ha aiutato le Borse europee a risollevarsi nelle ultime due ore di scambi. Alla fine della prima giornata borsistica della settimana, l’Euro Stoxx 50 ha chiuso in ribasso dell’1,1%. La Borsa di Francoforte ha terminato con un calo dello 0,7%. Parigi ha chiuso con un calo dell’1,4%, mentre la Borsa di Londra ha accusato una perdita dello 0,4%.

Borse appese al filo delle trattative ma a Piazza Affari esplode al rialzo un titolo spinto dalla guerra

La Borsa di Milano ha chiuso in calo dell’1,4%. Il Ftse Mib (INDEX:FTSEMIB) ha terminato le contrattazioni a 25.415 punti. Dopo un avvio in profondo rosso, con un ribasso di quasi il 3%, i prezzi si sono stabilizzati per tutta la mattinata. Nel pomeriggio il recupero di Wall Street ha permesso a Piazza Affari di dimezzare le perdite della giornata. Molte blue chip hanno chiuso in rialzo, tra queste molti dei titoli delle utility, come Hera, Tenaris, A2A, Terna.

Leonardo ha fatto un balzo incredibile, chiudendo a 8,00 euro con un rialzo del 15%. Gli operatori hanno comprato a piene mani il titolo perché opera nel settore della difesa. La decisione di riarmo della Germania ha scatenato gli acquisti sui titoli del settore. Naturalmente a Piazza Affari le sanzioni hanno penalizzato i titoli bancari più esposti con la Russia. Unicredit ha perso il 9,5% e Intesa Sanpaolo il 7,4%. Anche Pirelli è andata malissimo a causa della forte presenza nel Paese asiatico.

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