Borse americane e indici azionari: sopravvalutati o sottovalutati?

Borse americane e indici azionari

Borse americane e indici azionari: sopravvalutati o sottovalutati? Cosa dice il modello econometrico? Ieri abbiamo analizzato il Ftse Mib e oggi lo faremo sulle borse americane.

Nei giorni scorsi abbiamo pubblicato uno studio di Warren Buffett che invita alla cautela in quanto il mercato azionario americano è sopravvalutato.

Gli indici azionari USA, complice un mutato atteggiamento della Fed, passata ad una politica monetaria accomodante, hanno conosciuto un primo trimestre particolarmente brillante, trend sinora continuato anche nel mese di Aprile.

A cura di Gian Piero Turletti, autore di “Magic Box” e “PLT

Borse americane e indici azionari: studio dei fondamentali

Ma i fondamentali cosa dicono?

Giustificano le attuali quotazioni, oppure, come ad esempio sostiene Warren Buffett, siamo su livelli di quotazione a premio?

Come sopra dicevamo, uno dei fattori che maggiormente ha contribuito alla performance USA riconduce proprio ai tassi di interesse, e quindi risulta particolarmente rilevante utilizzare un modello, che infatti si basa proprio su di questi.

Ricaviamo quindi il tasso di capitalizzazione, sommando un premio per il maggior rischio azionario del 5 per cento, al tasso dei bond decennali, pari al 2,55 per cento.

Pertanto otteniamo: 1/0,0755, da cui ricaviamo 13,24.

Questo l’attuale p/e di equilibrio del comparto azionario USA.

Di seguito il p/e di alcuni principali indici:

Dow Jones  industrial 18,6

S&P 500 21,95

Nasdaq 100 24,38.

Come notiamo, tutte quotazioni a premio, rispetto al fair value.

Si va da una sopravvalutazione del Dow industrial del 40 per cento, sino all’84 per cento del Nasdaq 100.

Borse americane e indici azionari e utili prospettici

Le cose migliorano considerando le stime di p/e rispetto agli utili prospettici, ma pur sempre nell’ambito di quotazioni a premio.

Ecco i p/e prospettici:

Dow industrial 16,42

S&P 500 17,35

Nasdaq 100 21,25.

Siamo pur sempre nell’ambito di una sopravvalutazione.

A questo punto, per giustificare tali quotazioni, possiamo applicare il Fed model modificato, tramite una formula inversa, che ci restituisca il tasso che dovrebbe avere il bond decennale, ad esempio a fronte di un p/e di 21,25 del Nasdaq 100.

Si tratta di formulare la seguente equazione: 1/(5+x)=21,25.

Pertanto: 1=106,25+21,25x, da cui: -105,25=21,25x.

Quindi: x=-4,9529.

Avremmo infatti un tasso di capitalizzazione, pari a: -4,9529+5=0,0470588.

Infatti 1/0,0470588=21,25.

Borse americane e indici azionari_Conclusioni

Operativamente, occorrerebbe quindi un tasso del decennale negativo per arrivare a giustificare, in base al modello econometrico adottato, le attuali quotazioni, pur a fronte di un incremento degli utili prospettici.

Un’ulteriore indicazione, che evidenzia il livello di sopravvalutazione raggiunto dagli indici azionari USA.

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