Borse americane aperte a Pasquetta. Titoli e azioni a Wall Street

Bolla speculativa

La settimana borsistica dopo Pasqua si aprirà con una Pasquetta di lavoro sulle borse americane.

Negli Stati Uniti “bacchettoni” su un sacco di cose poi si arriva talvolta a stranezze ed eccessi.

In questo caso la vacanza breve delle borse americane nei giorni Pasquali.

Borse e gli appuntamenti economici più importanti della settimana

Giornata di lavoro quasi esclusiva, che potrebbe anche vedere uno strappo oltre i vecchi massimi storci dell’ S&P500 e del Dow Jones, ormai distanti un passo.

Un gap up sarebbe un po’ una beffa per le posizioni eventualmente consolidate prima della pausa pasquale.

Infatti un pattern del genere da martedì   “sarebbe da rincorrere” e complicato da gestire.

Staremo a vedere.

Di fatto sul fronte dei dati macroeconomici (calendario settimanale) Pasquetta fornirà qualche numero soltanto sul settore immobiliare che difficilmente inciderà più di tanto sull’umore di Wall Street.

Titoli e azioni da monitorare a Wall Street

Apple (NASDAQ:AAPL), ha chiuso la scorsa settimana di contrattazione a 203,86$. Il titolo che presenta trend di breve, medio  e lungo termine rialzista, sembra puntare ai massimi dell’anno 2018 in area 231$. Inversione ribassista con una chiusura settimanale inferiore ai 188$.

Facebook (NASDAQ:FB), ha chiuso la scorsa settimana di contrattazione a 178,28$. Il titolo che presenta trend di breve, medio  e lungo termine rialzista, sembra puntare ai massimi dell’anno 2018 in area 218,62$. Inversione ribassista con una chiusura settimanale inferiore ai 167$.

JP Morgan (NYSE:JPM) verso nuovi massimi storici. Il titolo la scorsa settimana di contrattazione a 113,46$. Il titolo che presenta trend di breve, medio  e lungo termine rialzista, sembra puntare al superamento dei massimi dell’anno 2018 in area 116,56$. Inversione ribassista con una chiusura settimanale inferiore ai 104,25$.

Riapertura delle borse da martedì

Passata la Pasquetta le borse riapriranno da martedì e come detto in Europa saranno fortemente condizionate dall’esito della giornata lavorativa in più delle borse americane.

Come dati macro avremo ancora soltanto qualche informazione interessante dagli USA sia per la vendita di case nuove che per i direttori degli acquisti del settore terziario.

Da mercoledì dati importanti ovunque

Mercoledì, smaltite Pasqua e Pasquetta, si tornerà a fare sul serio anche coi dati macro europei.

Al mattino attenderemo con curiosità la bilancia commerciale extra UE dell’Italia , fino qui nostro punto di forza, molto significativo…

Ma il vero dato di interesse diffuso sarà l’IFO tedesco in uscita alle 10 ed in grado di condizionare davvero la dinamica dei prezzi del DAX e non solo.

Fine settimana interessante specie per le borse americane

Anche se le decisioni della BOJ (Bank of Japan) sono tutt’altro che foriere di una trama imprevedibile, il rapporto prospettico in uscita giovedì in Giappone sarà comunque documento interessante da analizzare.

Nel pomeriggio Donald Trump attenderà con ansia i dati sugli ordinativi di beni durevoli USA con la speranza che non segnino una immediata ripresa rispetto al leggero calo di un mese fa.

Il tutto per potere ancora di più forzare la mano della FED sul fronte del taglio dei tassi di interesse.

Per quanto assurdo possa sembrare forse la Casa Bianca auspicherà anche un rallentamento dei dati sull’occupazione che invece da due settimane viaggiano verso nuovi record storici…

Tutti dati che le borse americane hanno apprezzato eccome!

La botta di importanza del PIL USA

Andremo a chiudere la settimana post Pasqua e Pasquetta col dato sul PIL USA  (Prodotto Interno Lordo) che a confronto fa scomparire l’importanza di tutti gli altri.

Le attese sono già in discesa: 1.8% annuale rispetto al precedente +2.2%; 1.5% mensile versus 1.9% precedente.

Possiamo pensare che solo un tracollo del PIL USA possa fare male alle borse americane e non solo.
Peraltro dati più o meno in linea verranno accolti con “nonchalance” dai mercati che comunque contano sulla copertura della FED.

Ecco, semmai dati sotto le attese potrebbero favorire vendite di breve termine di stampo “trumpiano”.

Infatti si potrebbe iniziare a sostenere da alcune parti  l’idea che la FED debba/possa  tagliare i tassi subito senza aspettare.

 

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