Borse alla riscossa? Eventi e dati attesi in settimana

Borse

Con la nuova settimana si apre il mese di settembre, attesissimo dalle Borse per le aspettative molto forti sulle manovre delle banche centrali.

La FED potrebbe nuovamente tagliare i tassi nel meeting di metà mese, mentre la BCE dal canto suo ha promesso di affiancare al TLTRO, già fissato da tempo, altre mosse espansive.

Dall’acquisto di titoli a un ulteriore taglio dei tassi rendendoli ancora più negativi.

Per il riacquisto dei titoli decisivo sarà capire quanto prima se si tratterà ancora una volta (come nel primo QE) solo di bond governativi o se finalmente si passerà alla “cancellazione” anche di titoli tossici.

Nel frattempo vediamo se dai dati macroeconomici della settimana (calendario) potrà scaturire qualche slancio in grado di evitare che le Borse si “impiombino” in una noiosa e laterale settimana di attesa.

America chiusa di Lunedì

La giornata di lunedì vedrà le Borse americane chiuse per il Labour Day. Classica festività del primo martedì di settembre.

Borse del resto del mondo in libera uscita dunque.

Forte rischio volatilità pertanto in mattinata coi temuti indici del settore manifatturiero che verranno proiettati per Spagna, Francia, Italia e Germania.

Per poi arrivare la sintesi col dato dell’intera UE.

Saranno PMI e Direttori degli acquisti in mix in grado di darci la temperatura di un settore che ultimamente ha mostrato più di un malessere.

Specialmente in Germania.

Occhio al DAX dunque.

Solo martedì avremo gli analoghi dati sugli Stati Uniti e anche in questo caso i listini potrebbero reagire con aumento di volatilità sia in caso di dati positivi che in situazione di negatività.

Il settore dei servizi: cassa di compensazione

Quanto pubblicato martedì verrà sostanzialmente replicato nella giornata di mercoledì ma stavolta dedicato al settore dei servizi ovvero del terziario.

Spesso negli ultimi tempi questo segmento produttivo ha svolto un ruolo di compensazione tenendo botta nelle fasi maggiori criticità segnalate dal manifatturiero.

Vedremo se anche in questo caso sarà così o se invece entrambi daranno segni di risveglio.

Attenzione nel caso in cui a dati deludenti della manifattura si aggiungano numeri non buoni anche per i servizi.

Occupazione USA: FED ci servi oppure no?

Quello che i veri economisti, scevri da spinte di parte, si domandano da tempo è se veramente negli USA le manovre di allentamento sui tassi da parte della FED siano veramente calibrate sulla situazione attuale.

In fin dei conti in America si vive da tempo una situazione di piena occupazione in assenza di inflazione che sta battendo tutti i record storici.

Abbiamo già chiarito quali motivazioni possano muovere la Casa Bianca in questa direzione e quali pressioni può avere subito Powell.

Certo è che qualche dato occupazionale meno brillante del solito potrebbe rendere più agevole il compito di Powell nel giustificare a chi si basa su dati reali e non su supposizioni o spinte di parte nel valutare le sue scelte.

Giovedì sarà il giorno per stimare correttamente proprio questo aspetto fondamentale delle dinamiche dei tassi USA.

Usciranno infatti nella mattinata USA una serie di dati importanti sull’ occupazione a incominciare dalla variazione dell’occupazione non agricola.

Il pomeriggio sarà comunque intriso anche di altri dati importanti: dalla produttività non agricola agli ordinativi di beni durevoli ad altri ancora.

Insomma un giovedì importante specie per le Borse USA.

Borse: altri botti in chiusura di ottava

Non meno significativa si prospetta la giornata di venerdì con una serie di numeri importanti.

Al mattino la produzione industriale tedesca potrebbe rivelarsi soffio di leggerezza o zavorra pesante per i mercati, DAX in testa.

Il PIL dell’Unione Europea potrebbe essere decisivo, se deludente, per far sì che la BCE apra definitivamente i cordoni della propria borsa.

Nel pomeriggio controprova per gli USA sui dati occupazionali con la pubblicazione del tasso di disoccupazione.

Insomma una settimana in cui non ci si farà mancare nulla per agitare le Borse che difficilmente potranno abbandonarsi a un tranquillo tran tran in attesa di FED e BCE.

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