Bonus dai 1.000 ai 100 euro in arrivo per cani e gatti?

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Il novero dei bonus legiferati o avanzati è ormai arrivato ad un punto tale per cui si fa molto prima a dire chi è escluso da una dalle due fasce. L’ultima proposta in ordine di tempo è quella della Lav  , la Lega Anti Vivisezione, che ha proposto al Parlamento 4 speciali misure. Si tratterebbe di forme di sussidi a favore delle persone in stato di necessità e che hanno con sé cani e gatti regolarmente dichiarati. Vediamo di capire e se sarà fattibile il (possibile) bonus dai 1.000 ai 100 euro in arrivo per cani e gatti (

Le 4 proposte targate Lav

In pratica nelle ultime ore la Lav ha lanciato 4 proposte a Governo e Parlamento affinché nei loro sostegni venissero inclusi anche gli amici a 4 zampe. “La crisi economica generata dalla pandemia non risparmia neppure gli animali, quelli randagi ma anche quelli nelle famiglie”, scrive Lav. “Per essere vicino agli animali e a chi se ne prende cura, inauguriamo la “fase 2” con un pacchetto di iniziative dedicate a sostenerli”. Cosa  hanno proposto di concreto?

1)Un “Animal social bonus”, ovvero un buono una tantum del valore di €200/€100 per ogni cane e/o gatto dichiarati in anagrafe. E concesso alle persone indigenti che se prendono cura. La crisi degli animali, sostengono, si ripercuote inevitabilmente anche agli amici a 4 zampe.

2)Una “quattrozampe social card”, ovvero un sostegno a favore di chi li adotta direttamente da canile o gattile. In questo caso i sostegni proposti da Lav sarebbe rodi €1.000 per adottanti con redditi fino a €55.000, e la metà da questa soglia in su. Il sostegno durerebbe un anno e coprirebbe cibo, salute e benessere dell’adottato.

Bonus dai 1.000 ai 100 euro in arrivo per cani e gatti?

3)Propongono poi una “Fiscalità amica degli animali”. Ovvero tutta una serie di riduzioni fiscali così strutturate: la riduzione dal 22% al 4% delle aliquote Iva per il pet-food. E poi un aumento della detraibilità fiscale delle spese dal veterinario. Infine un “Buono Spesa Animali” a favore di chi ha redditi inferiori agli €8.000 e del valore di €500, destinabile al pet-food, farmaci e veterinario.

4) Infine propongono “Cure Sostenibili”. In pratica propongono equiparazione terapeutica tra farmaci umani e veterinari di identica composizione. E poi la previsione di farmaci generici anche per loro, ovviamente da vendersi a prezzi più bassi di quelli “di marca”. Di introdurre confezioni di farmaci veterinari tarate per l’effettivo utilizzo della cura ed evitare ogni forma di “eccedenza”.

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