Bomba sui BTP. Costretti a vendere titoli di Stato italiani. Lo dice l’a.d. di uno dei più grandi gruppi finanziari

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Allarme sui titoli di Stato italiani. Dall’amministratore delegato di uno dei più grandi gruppi finanziari del nostro Paese, arriva una bomba sui BTP. Una dichiarazione che potrebbe scatenare un piccolo terremoto sul debito pubblico nazionale. Vediamo di cosa si tratta e perché può scattare una Bomba sui BTP per il Ministero del Tesoro.

Costretti a vendere titoli di Stato italiani. Lo dice l’a.d. di uno dei più grandi gruppi finanziari

Da Unipol arriva una notizia che può creare sul mercato forti tensioni ai nostri titoli di Stato. Nella call conference di presentazione dei dati semestrali, dall’amministratore delegato Carlo Cimbri è arrivata una dichiarazione allarmante per il Ministero del Tesoro. Cimbri ha dichiarato che Unipol sarà costretta ad abbassare drasticamente il peso dei Buoni del Tesoro Poliennali detenuti in portafoglio. Perché? Perché, spiega Cimbri, è obbligo di Unipol amministrare al meglio i risparmi affidati alla compagnia dagli investitori. E in questa fase di profonda incertezza, avere in portafoglio troppi BTP è sconsigliato in base agli indicatori patrimoniali.

E quindi Unipol abbasserà il peso dei titoli di Stato italiani detenuti in portafoglio dal 55% al 40%, sostituendoli con titoli governativi di altri Paesi. Evidentemente, pensiamo noi, agli occhi di Unipol più affidabili.

I deleteri effetti diretti e indiretti sui prezzi dei BTP

Ora, la si può pensare come si vuole. Rimane il dato di fatto che uno dei più grandi gruppi assicurativi italiani, decide di vendere sul mercato un consistente pacchetto di BTP. E alleggerisce il loro peso in portafoglio di 9 miliardi di euro, scendendo da 32 a 23 miliardi.

Una decisione di questo tipo ha 2 conseguenze economiche, una diretta e una indiretta. Quella diretta è la vendita sul mercato di 9 miliardi di titoli di Stato, che certo non farà bene ai prezzi dei bond in questione. Ricordiamo che l’ultima sottoscrizione dei BTP Futura, ha visto acquisti per circa 5 miliardi. Sono, quindi, circa la metà del quantitativo che Unipol si prepara a sganciare sul mercato.

La seconda conseguenza è quella indiretta. Dichiarare di vendere 9 miliardi di titoli di Stato per salvaguardare i risparmiatori, equivale a lanciare una bomba sul mercato. Ci domandiamo, cosa devono pensare i risparmiatori italiani che hanno in portafoglio il 100% di BTP? Che cosa penseranno gli investitori stranieri leggendo questa notizia? Quanti saranno gli investitori istituzionali che adesso inizieranno a vendere titoli di Stato? E cosa accadrà alla prossime aste dei BTP?

Per saperne di più

Una alternativa agli investimenti in titoli di Stato sono le obbligazioni corporate, emesse da aziende ma con un buon rating. Qui puoi scoprire un bond che rende il 3,3% e ha una cedola del 7,75%.

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