Bollo auto: cosa prevede la legge, chi deve pagarlo e in quali termini

Bollo auto

Bollo auto: cosa prevede la legge, chi deve pagarlo e in quali termini. Il bollo auto è una tassa. Una tassa regionale che tutti devono pagare. Ovviamente se hanno un auto registrata al Pubblico Registro Automobilistico. Se si è l’unico proprietario dell’auto, o si immatricola per la prima volta, il pagamento del bollo è semplice. Va pagato entro l’ultimo giorno del mese successivo alla sua scadenza. Come tassa è onnipresente. E, paradossalmente, deve essere pagata sempre. Anche se l’auto non circolasse mai.

Le cose cambiano quando si acquista un’auto usata. O si noleggia via leasing o noleggiandola a lungo termine. Il quel caso il discrimine è la data di cessione del mezzo. Esatto, proprio così. E’ un dato di fatto che il bollo debba pagarlo chi compra l’auto. Cioè chi ne diventa legittimo proprietario. Per esempio, se un’auto ha il bollo che scade il 30 novembre. E viene venduta il 15 novembre. Paga il bollo auto chi acquista il veicolo. Questo perché in quel momento il vecchio bollo copre il pagamento fino alla fine del mese. Il rinnovo, quindi, è chiaramente in carico a chi acquista il veicolo.

Se invece il pagamento del bollo venisse effettuato anche solo il 1 dicembre, è il venditore che deve pagarlo. Se non si paga entro la data di scadenza, è il precedente proprietario che si trova a dover pagare la tassa. Logicamente, perché l’auto prima era sua. Altrettanto chiaramente, questa cosa riguarda anche i bolli di eventuali anni precedenti. Li deve sempre pagare il vecchio proprietario. non certo il nuovo.

Bollo auto: cosa prevede la legge, chi deve pagarlo e in quali termini

E se invece l’acquirente fosse un concessionario? E non un privato che compra da un altro privato? Le cose cambiano. Il concessionario è un venditore professionale. La legge gli consente di sospendere il pagamento della tassa. Almeno fino al momento della vendita. E dopo? Ovviamente dovrà pagare tutto l’acquirente, per i motivi sopra esposti.

Dicevamo di leasing e noleggi a lungo termine. Qui dipende tutto dal tipo di contratto che si fa con la società di servizi che affitta l’auto. Perché nella stragrande maggioranza dei casi il pagamento del bollo è compreso nel canone d’affitto. Ma bisogna esserne certi, per non avere sgradevoli sorprese. Quindi, controllate sempre che sia così, al fine di evitare spiacevoli sorprese.

Ma il bollo non era stato soppresso?

Sfortunatamente no. Ed ovviamente non potrebbe essere altro che così. Soprattutto di questi tempi. Infatti questa tassa è una manna dal cielo per le casse dello Stato. Chi rinuncerebbe volentieri a 6 miliardi di euro all’anno? Nessuno. E non certo uno Stato-vampiro come quello italiano. Che infatti non lo fa. Si tratta, purtroppo, di una fake news che circola ormai da mesi. E che ProiezionidiBorsa aveva già evidenziato in questo articolo.

Che cos’è PagoPA?

Il Decreto fiscale 2020 ha cambiato le regole. Dal 1 gennaio di quest’anno, infatti, il bollo si paga (anche) attraverso questo servizio telematico. Che poi non è altro che la piattaforma digitale della P.A. per far pagare in modo più naturale, veloce e moderno. E che aiuta le amministrazioni, sollevandole dai costi e ritardi dei metodi di pagamento tradizionali. Il bollo, però, è ancora pagabile anche alle poste o in banca. Ed ovviamente attraverso la app della P.A. o qualunque servizio di home banking. Ed anche ai bancomat od ai servizi telematici di riscossione come SISAL e Lottomatica.

Consigliati per te