Bolla immobiliare in vista? Il parere degli gli analisti

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Bolla immobiliare in vista? C’è da preoccuparsi?

La Bce ha confermato, nelle scorse sedute, un approccio dovish sul fronte dei tassi. Il che, per i mercati, è una buona notizia. Ma è una notizia che rischia di far ri-nascere una bolla immobiliare. Da qui la domanda: una nuova bolla immobiliare in vista? Ecco il parere degli analisti.

Bolla immobiliare in vista?

Come detto la cautela voluta da Mario Draghi in ambito tassi di interesse, potrebbe avere degli impatti su alcuni settori. Il primo, ovviamente, è quello dell’immobiliare. Impatto che potrebbe essere anche più forte del previsto secondo gli analisti di Commerzbank i quali non esitano a parlare del ritorno di una nuova bolla sui mercati immobiliari. Il sospetto nasce dal fatto che la Bce, nella sua prossima riunione di giovedì 6 giugno non solo confermerà la sua strategia dovish ma con ogni probabilità annuncerà i dettagli della terza edizione del suo programma mirato di rifinanziamento a lungo termine.

La view di Commerzbank sulla bolla immobiliare

Si tratta della terza edizione dei già sperimentati TLTRO un programma di prestiti focalizzato sul sistema bancario e il cui scopo è quello di stimolare prestiti da parte degli istituti di credito alla clientela retail e ai privati in generale. Da recenti studi di Commerzbank si evince che i prezzi delle case sono aumentati rapidamente nella maggior parte delle economie dell’eurozona. Prime fra tutti: Germania, Belgio e Francia con percentuali che variano da paese a paese ma che, in media, si sono aggirate, per il 2018, intorno al 4,5% anche se, nel caso di Slovenia e Lettonia ci sono stati aumenti a due cifre.

I pericoli sul settore

Ma questo trend, unito all’arrivo di una politica dei prestiti extra accomodante, potrebbe favorire l’insorgere di una bolla immobiliare nel breve periodo. Come detto in una nota di Commerzbank “La relazione tra i prezzi delle case e gli affitti, una misura utilizzata frequentemente per la valutazione degli immobili, è aumentata di oltre il 10% dall’inizio del 2015. All’inizio del 2008, cioè quando il mercato immobiliare in alcuni paesi dell’area dell’euro è stato al centro della bolla immobiliare, era al 15%”

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