Blocco dei mutui in queste Regioni: un altro schiaffo al mercato immobiliare

Mutui e surroghe

In questo articolo approfondiremo la difficile situazione del mercato immobiliare in alcune Regioni causata da un’ulteriore stretta sulle erogazioni di mutui ipotecari. Secondo un recente studio del Consiglio Nazionale del Notariato, l’Italia è spaccata in due. Al Nord le banche finanziano con relativa facilità gli acquisti immobiliari mentre al Sud le stesse banche declinano buona parte delle richieste.

Cercheremo di capire i veri motivi di questo atteggiamento ambiguo. Inoltre, vedremo quanto la stretta sui mutui stia influenzando l’andamento delle compravendite e l’approccio degli italiani al mattone. Le operazioni immobiliari sono drammaticamente crollate nel corso del 2020 soprattutto al Sud. Questo a causa del blocco dei mutui in queste Regioni: un altro schiaffo al mercato immobiliare ed alle aspettative di crescita.  Il mercato immobiliare è strettamente legato al credito bancario. Dove le banche erogano mutui, infatti, il mercato prospera. La contrazione delle erogazioni, invece, provoca un sistematico crollo del valore degli immobili.

Il paradosso delle case a 1 euro

L’impoverimento del mercato immobiliare ha dirette ripercussioni sulle famiglie. In territori già interessati dal fenomeno dello spopolamento questo significa creare dei veri villaggi fantasma, sempre meno appetibili a nuovi compratori. Di conseguenza il prezzo medio degli immobili continua a scendere ed a penalizzare i proprietari di casa. I dati del Notariato fotografano chiaramente questa situazione.

A gennaio 2020, il prezzo medio al metro quadro di un appartamento era di 2.500 euro in Liguria e di 907 euro in Calabria. Negli ultimi anni, sempre più amministrazioni comunali hanno cercato di rilanciare il proprio territorio proponendo case ad 1 euro. Gli acquirenti possono quindi diventare proprietari di immobili collabenti praticamente a titolo gratuito. Con l’obbligo però, di ristrutturarli e renderli abitabili e sicuri. Queste iniziative stanno avendo scarso successo anche a causa dell’estrema difficoltà nel trovare una banca disposta a finanziare le ristrutturazioni.

Blocco dei mutui in queste Regioni: un altro schiaffo al mercato immobiliare

Nel 2019 le banche hanno erogato oltre 63 miliardi di euro in mutui ipotecari. Solo 15 miliardi nelle Regioni del Sud. I motivi ufficiali sono essenzialmente due: l’elevato tasso di disoccupazione ed il forte indebitamento delle famiglie. In realtà esistono altri motivi che spingono le banche lontano dal Mezzogiorno. Innanzitutto, i fondi immobiliari hanno investito quasi esclusivamente nelle grandi città del Nord.

Sono questi i mercati che le banche hanno interesse a supportare per sostenere i loro investimenti. Il secondo motivo è l’abitudine a legare le istruttorie di finanziamento al patrimonio dei richiedenti. Spesso le banche infatti, tendono a prestare a chi non ne ha bisogno ed a negare il supporto a giovani e famiglie. Un circolo vizioso che indebolisce ulteriormente le aree più in difficoltà. Inoltre, questo determina il blocco dei mutui in queste Regioni: un altro schiaffo al mercato immobiliare ed alle esigenze delle famiglie italiane.

Il mattone non rappresenta più un investimento sicuro

Per decenni le famiglie italiane hanno risparmiato ed investito in titoli di Stato ed immobili. L’andamento del mercato immobiliare negli ultimi anni ha letteralmente tradito milioni di piccoli proprietari immobiliari. Non stupisce quindi che l’agenzia internazionale Attest abbia rilevato che per i giovani italiani comprare casa non è più considerato prioritario. Le cose potrebbero però cambiare. Il ricorso ormai sistematico al telelavoro e la paura di un nuovo lockdown stanno invertendo il trend. I piccoli centri potrebbero ripopolarsi ed il mercato immobiliare ripartire. Sempre se le banche lo permetteranno. Puoi trovare tutti i dettagli nel nostro recente approfondimento.

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