Blocco al cambio di operatore telefonico. Proposto l’emendamento

Blocco al cambio di operatore telefonico

L’emergenza coronavirus porta nuove proposte sulla portabilità telefonica. Questa volta a subire un blocco potrebbe essere il passaggio ad un altro operatore telefonico. Questo è quanto si legge in merito alle proposte avanzate da Lega e M5S circa le nuove misure riguardanti il decreto Cura Italia. In questa atmosfera quasi spettrale in cui versa il nostro Paese, all’orizzonte si profilano ulteriori proposte di blocco. Questa volta è il mondo della telefonia fissa e mobile ad entrare nel vortice attentivo delle nuove misure per l’arresto dell’avanzamento epidemico. Cosa potrebbe cambiare per i consumatori? Si corre il rischio di rimanere ulteriormente isolati?

Quali sono le proposte circa l’emendamento

Le misure del decreto #iorestoacasa, volte all’isolamento sociale, hanno confinato la più parte della popolazione tra le mura domestiche. La più diretta conseguenza ai mancati scambi e all’impossibilità di realizzare incontri vis a vis è stata la crescita esponenziale del traffico telefonico. Il coronavirus ha riprogrammato la vita domestica e lavorativa di molti. Lo smart working e lo smart learning hanno fatto sì che l’istruzione e il lavoro potessero avere una continuità soltanto su piattaforme virtuali. Ecco perché numerose famiglie hanno provveduto all’installazione di reti Wi-Fi domestiche che potessero supportare il traffico dati giornaliero. Ora però giunge la nuova proposta di emendamento che chiede il blocco al cambio di operatore telefonico. A sostegno delle proprie tesi, Lega e M5S ritengono giustificato questo emendamento per delle principali ragioni. A loro giudizio, il blocco del cambio di operatore è una manovra volta a mitigare gli effetti derivanti dal contagio e ridurre il rischio sanitario. La reazione avversa delle associazioni di consumatori non ha tardato a giungere esprimendosi con tutta la sua vivacità.

Blocco al cambio di operatore telefonico: la risposta delle associazioni di consumatori

Il Codacons parla di un emendamento la cui fondatezza è priva di senso. L’associazione non esclude una possibile guerra legale qualora la proposta dovesse aver séguito. Le associazioni leggono una forte contraddittorietà nella proposta avanzata. Difatti, per numerose compagnie la portabilità avviene in maniera del tutto informatizzata e non prevede spostamento da o verso uffici tecnici. Le associazioni ritengono che si tratti di un emendamento a netto favore dei grandi gestori del traffico telefonico come TIM, WindTre e Vodafone. Il blocco al cambio di operatore telefonico potrebbe nascondere alcune pericolose insidie. Difatti, se si vietasse la portabilità e un operatore dovesse subire un grave disservizio, questo confinerebbe in un isolamento ancora più accentuato milioni di consumatori. Senza tralasciare il fatto che proprio tale blocco rappresenti di per sé una forte limitazione alla libera scelta del consumatore. Egli non potrebbe effettuare un cambio più vantaggioso al suo indirizzo in ragione del veto imposto.

Consigliati per te