Blackstone rialzista sull’azionario Usa

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Gli utili made in Usa potrebbero essere sotto stress, ma Blackstone rimane comunque rialzista sull’azionario Usa.

Allarme recessione? Ingiustificato

L’allarme recessione è partito da qualche settimana, ovvero da quando la famosa curva dei rendimenti si è invertita. Infatti il ritorno dei titoli di stato statunitensi a 10 anni è inferiore a quanto rendono quelli a 3 mesi. Un trend che, solitamente, viene identificato come un segnale di recessione in arrivo. Il particolare che fa la differenza, però, è che uno dei parametri di riferimento, cioè il bond a 3 mesi, è troppo volatile per essere affidabile. Infatti la maggior parte degli analisti, prima di parlare di una recessione, guarda come termine di paragone con il decennale, il bond a due anni. Usando infatti questa misurazione, la recessione non ci sarebbe.

La view di Blackstone

Inoltre, a livello economico, la recessione di una nazione arriva dopo due trimestri consecutivi di risultati negativi. E per Joseph Zidle capo stratega per gli investimenti di Blackstone, non è questo il caso. Il massimo che Zidle si sente di concedere a chi è pessimista sulla stagione delle trimestrali Usa, è l’idea di utili sotto stress. Sul banco degli imputati, ovvero i settori che soffriranno maggiormente una perdita significativa sul fronte degli utili ci sono il settore tecnologico e quello energetico.  Secondo le sue dichiarazioni, infatti, la cosa più importante da sottolineare è che il ciclo dei profitti gira ad una velocità diversa rispetto a un ciclo economico. Per questo motivo anche in caso di eventuale recessione sui risultati trimestrali non è il caso di parlare di recessione economica. Che è tutta un’altra cosa. Anche perché, come sottolineato da più parti, l’economia Usa è in buona salute.

La strategia sul lungo periodo

Altro avvertimento arrivato da Zidle è stato quello dell’aumento della volatilità. Una situazione che è arrivata sullo sfondo di uno scenario caratterizzato da banche centrali tornate ad essere accomodanti.

Ma per Zidle la situazione deve essere inquadrata in ottica di lungo periodo: volatilità e banche accomodanti possono essere un’ottima occasione per entrare nel mercato.

“Nel caso la volatilità rispondesse alle nostre previsioni, tra 12 mesi le azioni saranno in aumento rispetto ad oggi. Ciò suggerisce che la strategia migliore è quella di puntare ai ciclici. Nello specifico: settore energetico, tecnologico e industriale, attualmente molto a buon mercato”.

 

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