Il Bitcoin presto potrebbe tornare sui suoi minimi

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UNA SCOPERTA QUASI RIVOLUZIONARIA: TRACCIARE RETTE DI SUPPORTO E DI RESISTENZA SENZA PRECEDENTI PUNTI DI PASSAGGIO, NE’ VETTORI SPAZIO/TEMPO PREDERMINATI. L’ESEMPIO DEL BITCOIN.

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Per definizione, le rette di supporto e di resistenza passano per precedenti punti di minimo e di massimo, almeno due.

Alcuni metodi hanno cercato di prescindere da tale impostazione, ad esempio il metodo di Gann richiede solo un punto di passaggio, oppure si basa su rette di predeterminata angolazione.

Approfondendo, in questi ultimi tempi, alcune implicazioni del metodo Magic box, ho però fatto un’interessante scoperta.

A prescindere dalle attuali implicazioni del metodo, che già consentono di proiettare target in tempo e prezzo, è anche possibile, una volta che le quotazioni hanno raggiunto un minimo, tracciare una retta di resistenza, che non passa necessariamente da alcun punto di minimo o di massimo precedente, e che costituisce livello fondamentale per la persistenza o la continuazione del trend in corso.

Parimenti, è possibile, una volta che le quotazioni hanno formato un massimo, definire a priori una retta di supporto, che non passa necessariamente da alcun precedente punto di minimo o di massimo.

A differenza, però, delle rette di Gann, non si tratta di rette di prederminata angolazione, o comunque basate su determinati rapporti vettoriali tempo/prezzo determinati a priori, come 1X1, 1X2, e via dicendo.

Sono solo e soltanto i prezzi a definire queste rette, ma senza precedenti punti di passaggio, né indicazioni vettoriali predeterminate (appunto 1X1 ecc.).

Mi pare una scoperta fondamentale nel campo dell’analisi tecnica, dal momento che sinora non mi risulta che nessuno ci sia mai riuscito prima, per quanto di mia conoscenza.

Ecco un esempio, peraltro su un asset difficile da analizzare con tecniche tradizionali, come il Bitcoin.

Colgo questa occasione, anche per proseguire le analisi su questa criptovaluta.

Come noto, l’ultimo minimo si è formato a 6000 dollari, e di qui è intervenuta una risalita sino a 11776.

Prima del raggiungimento di questo livello, proprio grazie ad una ulteriore funzione del metodo Magic box, che ho scoperto in questi giorni, era possibile definire a priori una retta di resistenza, che non viene tracciata da alcun precedente minimo/massimo toccato dalle quotazioni, retta che il 20 febbraio ha proprio interessato il massimo raggiunto dai prezzi.

Questi ultimi hanno quindi ripreso il trend ribassista, peraltro indicato da alcuni tipici pattern su barre daily.

Per gli amanti di questo ultimo metodo, vanno infatti segnalati una doji bar sister il 20 febbraio, seguita il 22 febbraio da un falling three methods.

Ora è quindi ripreso il downtrend ed è possibile definire il livello di resistenza dinamico, come dianzi descritto, oggi passante in area 11125.

In caso di superamento di questa resistenza, le quotazioni si indirizzerebbero verso il successivo livello, che oggi ad esempio passa a 15810, resistenza che cambia valore di giorno in giorno, e che se fosse superato archivierebbe il trend ribassista.

Quest’ultimo ha come primo target nuovamente area 6000, con primo setup entro il 2 marzo.

Successivo target in area 4511, poi 4432.

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