Bisogna stare attenti al distributore con la benzina annacquata ed erogatori manomessi oltre a questa truffa che ti svuota il conto corrente

benzina

Costo della vita sempre più alto per gli italiani che devono fare i conti anche con i rincari del prezzo della benzina. Oltre a questo bisogna tenere sempre gli occhi aperti per non cadere nelle truffe messe in atto ogni giorno per mettere a repentaglio le nostre finanze. Soprattutto per quel che riguarda il rifornimento.  Bisogna stare attenti al distributore con la benzina annacquata e altre truffe con cui i malviventi cercano di fare leva sulla voglia di risparmiare. Per stare sempre in guardia, quindi, bisogna sapere quali sono e come funzionano queste frodi. Solo in questo modo sarà possibile difendersi e non cadere vittima dei raggiri.

Truffe dal benzinaio, ma quante sono?

Con i carburanti il cui prezzo lievita continuamente, risparmiare nel fare il pieno diventa una necessità. Anche se il Governo ha messo in campo il taglio delle accise che fa risparmiare 0,25 euro al litro di rifornimento, il beneficio presto finirà. A partire dal primo maggio, infatti, niente più agevolazioni sui carburanti. 

Ma gli automobilisti oltre a dover fare attenzione a risparmiare devono difendersi anche da chi vuole frodarli. Una delle truffe più in voga in questo periodo potrebbe venire proprio dai benzinai. La maggior parte dei gestori di distributori sono senza alcun dubbio persone oneste che patiscono la crisi anche a loro spese. Ma questo non toglie che una sparuta minoranza potrebbe mettere in atto delle vere e proprie frodi (come ogni tanto riportato dalla cronaca), annacquando i carburanti con acqua o altre sostanze. Che, oltre ad essere una frode vera e propria rischia anche di provocare danni al motore dell’auto.

Bisogna stare attenti al distributore con la benzina annacquata ed erogatori manomessi oltre a questa truffa che ti svuota il conto corrente

Alcuni distributori, poi, potrebbero avere degli erogatori manomessi. Questo cosa potrebbe comportare? Che i litri di carburante erogati potrebbero essere più bassi  di quelli che appaiono sul display. In questo e nel caso precedente descritto per i gestori dei distributori scatterebbero sanzioni anche abbastanza salate. 

Ma l’ultima truffa di cui vogliamo parlare oggi potrebbe essere messa in atto da alcuni benzinai, ma da veri e propri criminali che mirano al conto corrente della vittima. Sempre facendo leva sul desiderio di risparmiare sul rifornimento. La frode inizia sui social e su WhatsApp con un comunicato stampa a nome di una compagnia di carburante. Nello stesso viene comunicato che la compagnia in questione eroga un ricco Bonus per chi risponde ad un questionario molto semplice. 

Ovviamente il comunicato non parte da nessuna compagnia ma è opera dei malintenzionati che con una serie di domande su scelte che riguardano l’auto mirano ai dati sensibili. Al termine del questionario, infatti, viene chiesto il pagamento di una cifra molto bassa per coprire le spese di invio del buono. In questo modo i frodatori riescono a venire in possesso degli estremi della carta di credito per svuotare il conto del malcapitato.

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