Bisogna sempre fare attenzione al singhiozzo ricorrente, ecco perché

singhiozzo

Quante volte ci sarà capitato il classico singhiozzo, magari anche una volta al giorno. Quando viene ai nostri bambini, soprattutto se piccoli, facciamo letteralmente numeri da circo per farlo smettere. Dalle smorfie ai sorrisi, fino ai classici rimedi della nonna, come trattenere il respiro o bere un bicchiere d’acqua. Solitamente il singhiozzo dura alcuni istanti, magari qualcosa in più, ma poi tende ad andarsene da solo. Ma non sottovalutiamo quando invece bisogna sempre fare attenzione al singhiozzo ricorrente, ecco perché.

La prima domanda: cos’è il singhiozzo

Tecnicamente il singhiozzo è una contrazione non voluta del nostro diaframma, cioè il muscolo che divide la cavità addominale da quella toracica. Il diaframma è il famoso muscolo che coinvolgiamo nello sport e nell’attività fisica quando inspiriamo, e si contrae. Successivamente quando espiriamo, cioè il diaframma si libera assieme all’aria. Il momento dell’apparsa del singhiozzo coincide con l’irritazione del nervo frenico, preposto all’attività dello stesso diaframma. Alle volte, come presupposto anche dai non specialisti, il singhiozzo non è altro che l’irritazione del sistema nervoso! I metodi più veloci per eliminarlo:

  • – Trattenere il respiro per circa 15/20 secondi
  • – Prendere un cucchiaino di zucchero
  • – Bere aceto o limone
  • – Sorseggiare un bicchiere d’acqua
  • – Starnutire improvvisamente

Il suo rumore caratteristico

Quando capita, il singhiozzo si fa annunciare dal suo rumore caratteristico, dovuto quindi a una contrazione particolare del diaframma che coinvolge la glottide. Questa si chiude improvvisamente quando ad esempio beviamo o mangiamo troppo velocemente. La temperatura stessa degli alimenti che assumiamo può concorrere all’inizio del singhiozzo che provoca la dilatazione dello stomaco. L’irritazione della mucosa gastrica dovuta all’eccesso di alcol è un’altra causa frequente di casi di singhiozzo.

Quando è sempre presente

Bisogna sempre fare attenzione al singhiozzo ricorrente, ecco perché, quando non se ne va, può anticipare problemi quali:

  • – Disturbi dell’apparato digerente
  • – Pericarditi
  • – Mutazioni del sistema nervoso

In questo caso è opportuno rivolgersi al medico di famiglia, che ci dirotterà eventualmente allo specialista di turno.

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