Biotech: non è tutto oro, il caso Bio-On

biotech

Fin dall’era del boom della New Economy il settore Biotech si è rivelato e poi confermato come uno dei più performanti in qualsiasi condizione di mercato.

Come tutti i segmenti ad alta concentrazione di IPO, il Biotech ha però anche assommato la sua parte di bufale o di iniziative mai veramente decollate sia in Borsa che nell’attività produttiva.

L’ultima delusione in ordine di tempo arriva da un’azienda già quotata: Bio-On.

Bio-On sotto attacco

L’azienda bolognese del Biotech è stata di fatto messa all’angolo dal fondo speculativo Quintessential.

Dopo la semestrale a giugno 2019 infatti Bio-On (ON) ha evidenziato un calo dei ricavi dell’85%.

Il fondo ha dunque accusato apertamente il management di avere sino a qua realizzato fatturato solo tramite architetture finanziarie con un serie di scatole controllate od affiliate.

La riposta dell’azienda

I vertici di Bio-On hanno immediatamente proposto un nuovo piano industriale.

Inoltre l’intenzione è quella di migrare tra mercati passando dall’Aim all’Mta.

Oltre a ciò la società bolognese del Biotech ha fornito, su specifica richiesta della Consob, informazioni più dettagliate sui conti.

Si  sono anche specificati i punti salienti per chiarire al meglio quanto accaduto in termini di crollo dei ricavi e a cascata delle quotazioni borsistiche.

Bio-On ha informato che l’andamento disastroso dei ricavi registrato nel primo semestre del 2019:

“è anche dovuto alle valutazioni strategiche della società conseguenti allo sviluppo di numerosi applicativi della tecnologia, i quali hanno condotto la società a ritenere fondamentale, per il proprio sviluppo strategico, la progressivamente maggiore presenza anche nel segmento produttivo di PHA”.

Prospettive e rating

Di positivo più che spiegazioni non perfettamente lineari e convincenti resta il fatto che è stato raggiunto un importante accordo con un player primario nel settore del beverage.

Accordo che riguarderà oltre che prodotti specifici per il beverage, anche bottiglie e i relativi imballaggi, confezioni, etichette”.

Il nome del partner non è stato però ancora comunicato…

Nel complesso le risposte dell’azienda non hanno rassicurato i mercati e francamente nemmeno noi…

Il Biotech è già di per sé settore volatile, aggiungere incertezza e dubbi sulla solidità del business rende certamente meno attrattivo un titolo.

Serve ben altro che un piano industriale molto generico per rilanciare le intenzioni degli investitori.

Per questo il nostro rating sul titolo è FLAT a fronte del BUY che invece riserviamo al settore Biotech magari tramite un buon fondo.

Per chi invece il titolo ce l’ha in portafoglio, l’unica cosa da fare è attendere un rimbalzo e, in assenza di nuove notizie convincenti, disimpegnarsene.

Approfondimento

Articoli precedenti su Bio On

Consigliati per te