Bio-On cosa accadrà dopo il crollo?

La seduta del 25 luglio verrà ricordata a lungo dagli azionisti della Bio-On. Dopo aver chiuso, infatti, la seduta del 24 luglio a 50€ circa, il giorno successivo le quotazioni sono andate a toccare un minimo a quota 13€ prima di rimbalzare nei giorni successivi fino in area 30€.

Cosa dobbiamo aspettarci nelle prossime settimane?

Raccomandazioni e Scheda tecnica del titolo Bio On.

Le origini del crollo di Bio-On

Tutto ebbe inizio con un report del fondo americano  Quintessential Capital Management dal titolo evocativo “Bio-on: una Parmalat a Bologna?”. Secondo gli esperti americani Bio ON sarebbe all’apparenza un’azienda di successo, con fatturato e profitti in crescita. Nella realtà  una grande bolla, basata su tecnologia improbabile, con fatturato e crediti essenzialmente “simulati” grazie a un network di scatole vuote.

E ancora, secondo gli americani diversi anni dopo la sua costituzione Bio-On non ha ancora prodotto né venduto nulla in quantità significative, se non a scatole vuote da sé controllate o affiliate. Critiche pesanti vengono mosse su tutti i fronti: dalla tecnologia usata alla contabilità, dai costi «sproporzionati» per il nuovo impianto di Castel San Pietro all’effettiva conclusione dei lavori per realizzarlo.

La risposta della società

Ovviamente il management ha respinto al mittente tutte le accuse. In particolare l’impianto di bioplastica Pha, al palo secondo Quintessential, “è operativo e in produzione», ed è stato «visitato nel corso degli ultimi mesi da molteplici soggetti di ambito pubblico, finanziario e industriale, ai quali è stata mostrata la piena operatività” secondo Bio-On.

Inoltre la società di bio-plastiche ha riportato il parere di due luminari di fama internazionale, il prof. Paolo Galli  (unico italiano assieme al Nobel della chimica Giulio Natta presente nella Plastics Hall of Fame) e la dott.ssa Paola Fabbri, secondo i quali la validità dei prodotti sviluppati da Bio-On, in particolare il Pha, è indiscutibile.

Perché nonostante le smentite la debolezza di Bio-On continua?

Nonostante le smentite la tempesta non si è ancora placata. La ragione è che la Quintessential Capital Management ha una lunga storia di “successi” alle spalle nell’individuare con largo anticipo società che poi sono fallite: dal crack del brand greco di gioielli Folli Follie al crollo del titolo di Aphria, società canadese del settore della cannabis.

Cosa di dicono l’analisi grafica e previsionale?

Il titolo Bio-On   (MIL-ON) ha chiuso la giornata del 31 luglio a 21,15€ in ribasso del 22,53% rispetto alla seduta precedente.

inutile dire che la tendenza in corso è ribassista e che il II° obiettivo di prezzo, in area 12,714€, è stato raggiunto, ma ha tenuto, almeno fino a questo momento, alle pressioni ribassiste. Questo livello, però, va monitorato con la massima attenzione. La sua rottura in chiusura di settimana, infatti, provocherebbe un’accelerazione ribassista fino al successivo supporto in area 1,577€! Sotto questo livello non c’è più nulla. Nel senso che i successivi obiettivi di prezzo sono in territorio negativo. La rottura di area 1,577€, quindi, avrebbe lo stesso significato di un “si salvi chi può!”.

Bio-On: proiezione ribassista in corso sul time frame settimanale. La linea blu rappresenta i livelli di Running Bisector; la linea rossa i livelli de La Nuova Legge della Vibrazione.

Bio-On: proiezione ribassista in corso sul time frame settimanale. La linea blu rappresenta i livelli di Running Bisector; la linea rossa i livelli de La Nuova Legge della Vibrazione.

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