Bere latte dopo i 50 anni e oltre fa veramente bene? 

latte, calcio

Abbiamo imparato a bere latte da bambini e questa abitudine rci è rimasta anche da adulti. Ma bere latte dopo i 50 anni e oltre fa veramente bene?

Il latte un alimento per i bambini

Il latte vaccino è un alimento in generale bevuto in tutto il mondo. È una bevanda molto consigliata per i bambini che svezzati, ossia che non prendono più il latte materno. Questo perché il latte vaccino è ricco di proteine che stimolano la crescita. Ma questa bontà alimentare dei più piccoli, sembra che non sia più necessaria per quelli che, già da molto tempo, bambini non sono più.

Latte materno e latte vaccino

Il cibo per eccellenza del neonato è Il latte materno. La sua caratteristica principale è di essere un alimento completo per la sua crescita. È una bevanda alcalinizzante e che rispetta il pH corporeo. Al contrario, il latte vaccino è acidificante, perché contiene quattro volte in più le proteine rispetto al latte materno. D’altra parte è anche logico, perché quel latte serve alla mucca per far crescere il suo vitello.

Il latte serve per combattere l’osteoporosi?

Molte persone dopo i 50 anni soffrono purtroppo di osteoporosi. La questione dell’osteoporosi è dibattuta. Sappiamo che latte e formaggi sono ricchi di calcio. Di fatti, molti medici consigliano, per prevenire l’osteoporosi e fornire il giusto apporto di calcio alle ossa, di consumare le giuste quantità di latte e formaggio.

Ma c’è una parte della comunità sicentifica in disaccordo con questa affermazione. Alcuni medici sostengono che il calcio delle ossa si perda a causa delle grandi quantità di proteine immesse nell’organismo. Infatti, queste abbassano il pH dell’organismo, che per essere riequilibrato, deve utilizzare il calcio presente nelle ossa.

L’osteoporosi, perciò, non dovrebbe dipendere da una perdita di calcio dovuto alla vecchiaia, ma bensì ad una alimentazione eccessivamente proteica.

Siamo sicuri che bere latte dopo i 50 anni e oltre fa veramente bene? Qualche chiarimento

Un altro studio mostra che assumere calcio non influenzi granché la quantità di calcio già presente nelle ossa.

Quindi sembra che bere o non bere latte, che fornisce calcio, non influenzi l’assunzione di questo da parte del nostro corpo. 

Questa diatriba non troverà presto la sua conclusione definitiva quindi.

In conclusione, il latte con tutte le sue proteine, potrebbero agire sul pH dell’organismo creando un ambiente acido. Il corpo umano perciò per difendersi e riequilibrare il pH, deve ricorrere alle sue riserve di calcio contenute nelle ossa. Il latte così invece di fornire calcio, sembra piuttosto che provochi un meccanismo inverso. Quindi valutate bene con il vostro medico sull’alimentazione più adatta se siete over 50 e soffrite di osteoporosi.

Il latte che fa bene ai bambini, per le persone over 50 potrebbe rivelarsi in alcuni casi non idoneo.

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