Beauty sostenibile e pulita per il bene del pianeta

Beauty sostenibile per il bene del pianeta

Qualcuno ritiene che la bellezza sia insensibile ai 17 Goals dell’ONU, gli obiettivi di sostenibilità in agenda, da realizzare entro i prossimi dieci anni. Invece sono scese in campo varie aziende per sostenere il valore sociale della bellezza. Scopriamo quali e i loro progetti con l’aiuto degli Esperti di ProiezionidiBorsa.

Come ti riciclo il packaging

Mentre Yves Rocher combina formule biotecnologiche vegetali con il pieno rispetto per il pianeta, Shiseido si impegna nel progetto SBAS. Che prevede la protezione e la pulizia di oceani e spiagge.

C’è in ballo anche un ambizioso piano di riciclo: il colosso giapponese vuol rendere riciclabile al 100% il packaging dei suoi prodotti. Alcuni sono già realizzati in bioplastica biodegradabile in mare.

Ma farà di più. I consumatori saranno incentivati a riportare i contenitori vuoti al negozio perché vengano sanificati e riempiti di nuovo.

Anche la linea Goodin, che produce creme, burri per il corpo e olii di origine naturale (ovviamente vegani e cruelty free) si impegna convintamente. Per produrre una beauty sostenibile e pulita per il bene del pianeta.

Punta al packaging riciclato, ottenuto dalla canna da zucchero. Incentiva i clienti a pulire spiagge, riciclare e fare beneficienza. Devolve, inoltre, parte del ricavato all’associazione “Tree-Nation” che pianta alberi e se ne prende cura. Anche i flaconi e i tappi della linea di detergenti corpo “I Provenzali”, sono completamente riciclabili e riciclati. Provengono da raccolta differenziata e sono prodotti con energia verde da fonti rinnovabili.

Sostenere il lavoro femminile in Africa

Daniela Villa, cofondatrice di l’Erbolario, aveva in testa un’idea meravigliosa. Sostenere una catena produttiva gestita da donne in Africa, in modo da provvedere al sostentamento di famiglie e di intere comunità.

Ce l’ha fatta lanciando una linea di prodotti al burro di karitè, un super nutriente per la pelle che si produce lavorando le noci di un albero che si chiama “Vitellaria paradoxa”. Le coltivazioni sostenibili del Burkina Faso rispettano anche la sacralità di questo albero spirituale.

Beauty sostenibile e pulita per il bene del pianeta

Anche il brand Pupa, famoso per i rossetti,  ha scelto progetti in aree svantaggiate. Lo scorso anno ha collaborato con l’associazione “Whale and Dolphin” per salvaguardare l’ambiente marino. Quest’anno ha fatto piantare mille alberi in Equador e in Kenya, affidandoli a “Treedom”, una piattaforma che prevede di seguire a distanza l’adozione di ogni singolo albero.

Questo progetto, finanziato dagli acquirenti di cofanetti a forma di scoiattolo, prevede un miglioramento dell’atmosfera. In dieci anni, infatti, si assorbiranno 260 mila chili di anidride carbonica. Ma viene attuata anche la creazione di boschetti di frutti commestibili, con la combinazione di alberi di caffè, aranci, limoni, peri d’acqua e mangrovie bianche. Le popolazioni potranno nutrirsi di quei frutti, oppure venderli sui mercati locali.

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