BCE: pronto il bazooka ma occhio alle aspettative

BCE

Tra le concause che si stanno prendendo i meriti per il recupero delle Borse vi è anche la carica che Draghi avrebbe predisposto in una specie di bazooka economico pronto ad esplodere la sua potenza monetaria.

Per una volta dunque la BCE si “FEDDIZZEREBBE” e come la banca centrale americana agirebbe per sostenere l’economia e non solo per contrastare l’inflazione o evitare crash sistemici.

Aspettative dunque altissime per un Draghi che dovrà presentare ben altro oltre al TLTRO già impostato da mesi e che proprio a settembre entrerà in azione.

Anche i nordici pretendono molto dalla BCE

D’altronde anche dalla Finlandia (unico paese scandinavo ad avere rinunciato alla propria moneta) arrivano messaggi pregni di attese.

Così si è infatti pronunciato su Wall Street Journal Olli Rehn, governatore della Banca centrale di Finlandia.

“È importante presentare un pacchetto politico significativo e di grande impatto a settembre”.

Il banchiere ha relazionato sul fatto che il rallentamento dell’economia globale costringerà la Banca centrale Europea, guidata da Mario Draghi, ad una nuova fase di acquisto di obbligazioni ed al taglio dei tassi di interessi di base.

Per poi proseguire dicendo che nel contesto economico attuale “è importante presentare un pacchetto politico significativo e di grande impatto a settembre”.

E poi si è sbilanciato dichiarando che l’Euro Tower (di cui lui stesso è membro del consiglio dei governatori) adotterà stimoli “oltre le attese degli investitori”.

Reazione delle Borse, attese altissime

Dopo parole simili ovvio che le Borse si incamminassero sulla strada del rimbalzo.

E’ chiaro anche che il finlandese ora ha posto sul tavolo aspettative altissime nei confronti della BCE.

Alla riunione di settembre manca ancora molto e ora le attese degli operatori saliranno alle stelle.

Insomma non un bel regalo per Draghi.

Se non altro, essendo a fine mandato, lo stesso Draghi potrà sparare tutte le cartucce a disposizione tramite nuove misure di Quantitative Easing (il cosiddetto “bazooka”) e il contemporaneo taglio dei tassi di interesse.

La FED che farà?

In settimana anche Powell sarà a chiamato a chiarire le prossime mosse della FED.

Si dice che taglierà ancora di uno 0.25% sulla base di non ben identificati segnali di recessione negli USA.

Anche qui dunque aspettative molto alte e serio rischio di ripercussioni negative sui mercati nel caso non venissero rispettate.

Occhi aperti dunque. Specie nelle giornate dedicate ai banchieri centrali!

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