BCE: le sfide e i pericoli da affrontare

BCE

Le elezioni sono passate e si apre un capitolo nuovo: per la BCE prima di tutto.

La netta vittoria dei partiti sovranisti non è sufficiente per ribaltare la maggioranza del Parlamento europeo ma è ugualmente adeguata per imporre profonde riflessioni sulle

cause di un tale massiccio spostamento di voti.

E si sa come i trend in politica siano potenti.

Ergo se fra un anno si dovesse andare alle politiche questa tendenza potrà decisamente consolidarsi.

A maggior ragione se a livello di UE e BCE si proseguirà sulla deprimente e fallimentare strada dell’austerity, è lecito immaginare un  ulteriore spostamento dei voti anti-europeista.

E una volta che anche uno solo dei Paesi più importanti dell’Unione dovesse porsi in sequela della BREXIT tutto potrebbe accadere.

BREXIT rinforzata Unione indebolita

Il trionfo in terra britannica del neonato partito Party BREXIT di Nigel Farage si è accompagnato al crollo verticale dei Tories di Theresa May.

Un vero e proprio terremoto politico coi due partiti che da sempre si alternano alla guida del Paese che insieme non arrivano al 25%!

La formazione anti-Europa di Farage è infatti seguita a sorpresa dai liberal-democratici europeisti con il 20,5%.

I conservatori al Governo ma da mesi divisi sul voto sulla BREXIT pagano un prezzo molto alto e, se questi dati fossero confermati, ottengono un risultato catastrofico, di poco oltre  il 9% dei consensi.

Jeremy Corbyn altrettanto crolla coi suoi laburisti, e si posiziona al 14%.

Il leader chiede senza logica visto che rischia di replicare la batosta un nuovo referendum sulla Brexit oppure un voto anticipato. entrato in stallo” ha detto Corbyn “questo tema deve

tornare al popolo, tramite una nuova elezione parlamentare oppure attraverso un referendum”.

L’esito britannico ha del clamoroso ed accentua gli effetti anche sul voto anti-europeista verificatosi quasi ovunque specie nelle nazioni più rilevanti.

BCE ammorbidita: TLTRO anticipato e Draghi pesa il Jolly?

In tutto questo la BCE potrà avere un ruolo determinante per calmierare l’anti europeismo dilagante.

Mi aspetto per esempio un possibile anticipo del TLTRO.

Nel caso che qualcosa poi dai dati macro-economici o dalle Borse prendesse una brutta piega mi aspetto anche che finalmente Draghi scopra le carte di quelle altre, fin qui

misteriose, iniziative che ha più volte detto essere nel cassetto.

Insomma le prossime settimane saranno decisive per capire se la lezione di queste elezioni è giunta a segno o meno.

Sia per il Parlamento che ancor di più per la BCE.

Consigliati per te