BCE ferma. Draghi frena e mercati calmi

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Grandissima conferenza BCE e di Mario Draghi che è riuscito ad evitare a mercati aperti che si scatenasse un inferno sui mercati.

Spesso abbiamo criticato la BCE e il suo CEO ma la conferenza di oggi ci ha restituito un Draghi lucido e attento al dettaglio di ogni parola.

Semmai gli si può rimproverare qualche omissione o incompletezza in talune risposte ma piuttosto che scatenare nuove polemiche o avviare movimenti speculativi è stato meglio, molto meglio così.

Incertezza sì ma strumenti di politica monetaria della BCE sempre pronti

Draghi non si è comunque nascosto dietro ad un dito ed gha confermato che stiamo vivendo una fase di incertezza.

Ha anche messo in conto un rallentamento economico prossimo venturo.

Ha però anche ribadito con forza che pur coi tassi a zero la BCE dispone di strumenti di intervento in caso di crisi che non esiterà a mettere in campo.

Compreso l’eventuale ripristino del Quantitative Easing del quale, ha ribadito Draghi che anche la Corte Europe ha legittimato la validità e liceità.

QE, cui Draghi ha attribuito buona parte dei meriti per il recupero di redditività delle aziende premiate dal minor costo del denaro. Ora però ha insistito occorre altro. Stimolando dunque anche l’apparato produttivo europeo a darsi una mossa in termini di competitività.

Draghi: nel 2019 tassi UE su

Delineato saggiamente un contesto di conferme del potenziale interventismo della BCE in caso di emergenze, Draghi ci è poi potuto permettere di confermare che verso l’estate 2019 anche la BCE riprenderà le manovre di rialzo sui tassi.

Rimane una dichiarazione di intenti, in fasi economiche come questa 6/7 mesi sono tantissimi ma la forza di dichiarerà questo in un contesto ancora complesso credo sarà valutata un plus dai mercati. Specie per il comparto obbligazionario e valutario.

BCE e PIL visto a +1.7% e inflazione stabile

Tutto il castello programmatico reggerà se le aspettative di ripresa del PIL atteso a +1.7% saranno confermate.

Contemporaneamente fondamentale sarà che l’inflazione resti sotto controllo.

Questi saranno i due fattori su cui la BCE valuterà se confermare o meno i propri intendimenti in materia di rialzo dei tassi di interesse.

Come sempre rimane in sottofondo il tema delle disparità sociali e tra i vari paesi ma sappiamo qual è l’impostazione della BCE… che ritiene della politica queste aree…

Per oggi l’importante era non cadere in dichiarazioni improvvide, alla Moscovici per intenderci.

E Draghi lo ha fatto e bene!

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