BCE: cosa ha detto Mario Draghi?

BCE

Oggi la BCE, e per lei il suo governatore, Mario Draghi, ha parlato. Ma i particolari della conferenza stampa hanno dato adito a diverse interpretazioni.

I particolari della conferenza stampa

La prima cosa che è saltata all’orecchio degli analisti è stata la conferma della volontà, da parte dei vertici di Francoforte, di guardare l’andamento dell’economia europea e mondiale. La debolezza e il rallentamento confermate da più parti sono state nuovamente sottolineate dal FMI che ha tagliato ancora le stime di crescita europee. Ma il quadro dipinto da Christine Lagarde è solo l’ultimo di una serie di report orientati tutti verso la stessa direzione. Per questo motivo anche Draghi si è allineato all’opinione comune: aumentano le incertezze derivanti da rischi geopolitici e protezionismo. Ad ogni modo, soprattutto in queste ultime ore, il pericolo rappresentato da alcuni di essi si sta affievolendo.

Un nome su tutti, la Brexit. L’Unione Europea ha confermato la sua disponibilità a concedere una proroga sui tempi di addio.

TLTRO e banche

Per quanto riguarda, invece, le tanto attese TLTRO, tutto è stato rimandato alle prossime conferenze stampa. Il motivo è fin troppo semplice: volendo monitorare l’andamento dell’economia, è ovvio che, al momento, i dettagli sui piani di rifinanziamento agevolato per le banche siano ancora in fase di definizione. Sempre da Draghi è arrivata anche un’altra conferma: l’analisi degli impatti dei tassi di interesse extra bassi sui conti delle banche. Tassi che, sempre per volontà del board, sono stati confermati a 0% almeno fino alla fine del 2019, così come sono stati confermati anche il tasso sulle operazioni di rifinanziamento marginale allo 0,25% e il tasso sui depositi alla BCE -0,40%.

Le strategie sull’inflazione

Tutto come prima anche per quanto riguarda la volontà di reinvestire i rimborsi dei titoli acquistati durante il Qe che continuerà anche dopo un eventuale rialzo del costo del denaro. Il tutto mentre si continua a puntare ad un target dell’inflazione intorno al 2% sul medio periodo. Ad ogni modo resta garantita la volontà della BCE di percorrere ogni strada consentita per riuscire a sostenere l’economia del Vecchio Continente.

Monito all’Italia

Ultimo monito all’Italia alla quale Draghi raccomanda di “ripristinare crescita economica e occupazione” giudicate una priorità e per questo motivo devono essere “perseguite senza causare aumenti dei tassi di interesse” dal momento che i costi di finanziamento potrebbero impattare negativamente su una eventuale ripresa dell’economia nazionale. ”

Approfondimento

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