Basterebbe compiere questo esame per scoprire la patologia anche grave che colpisce soprattutto gli uomini in primavera

prelievo del sangue

Alcune malattie si manifestano soprattutto nel corso di determinate stagioni dell’anno. Questo avviene perché sono condizionate da fattori scatenanti che si verificano soprattutto in determinati periodi. Ad esempio, di recente abbiamo visto che, nel corso delle passeggiate primaverili nella natura, dobbiamo fare massima attenzione. Infatti, se non facciamo attenzione potremmo ricevere la puntura di questo animale che potrebbe causare una malattia talvolta molto problematica.

Allo stesso modo, quella del favismo è una malattia che è legata alla stagionalità delle fave fresche. Di conseguenza, potremmo sentirne parlare soprattutto in primavera. Ma dovremmo fare attenzione, perché in alcuni casi questa malattia può portare a scompensi anche gravi. Così potremmo prevenire il problema, visto che basterebbe compiere questo esame per scoprire la patologia cui prestare massima attenzione.

L’incidenza

Questa malattia genetica è più diffusa in alcune aree, come ad esempio nelle regioni mediterranee. Di conseguenza, è riscontrabile specialmente nelle isole e nel Meridione. La spiegazione per cui colpisce alcuni soggetti è piuttosto semplice. Questa patologia è data dalla mancanza di un enzima nel sangue del malato chiamato glucosio 6 fosfato deidrogenasi. Questo serve a metabolizzare il glucosio. Le fave sono ricche, all’interno dei semi, di sostanze ossidanti come la divicina e la convincina, che causano una reazione a questi soggetti. Inoltre, la malattia si diffonde tramite il cromosoma X. Per questo motivo il favismo colpisce prevalentemente gli uomini.

I primi sintomi, peraltro, non si avvertono subito. E quel che è peggio è che molti, pur essendo una malattia genetica, non sono consapevoli dell’intolleranza. In un periodo che varia dalle dodici alle quarantotto ore successive all’ingestione, potrebbero svilupparsi i sintomi quali l’ittero o il pallore, le urine scure e un colore delle sclere degli occhi di un colore giallo più intenso. Inoltre, l’individuo colpito potrebbe avere un senso di stanchezza generale. Alcuni casi particolarmente gravi, però, potrebbero culminare in un collasso. Inoltre, non sempre è necessaria l’assunzione per avere sintomi, ma può anche bastare il contatto con le fave fresche.

Basterebbe compiere questo esame per scoprire la patologia anche grave che colpisce soprattutto gli uomini in primavera

Così, possiamo compiere un esame del sangue chiamato test glucosio-6-fosfato deidrogenasi – G6PD. Questo si esegue su un campione di sangue che viene prelevato con un ago dal braccio. Possono realizzarlo anche i neonati. In questo caso, il prelievo avverrà sui capillari. Peraltro, questo test viene di fatto già prescritto alla nascita in alcune Regioni, come la Sardegna, in cui c’è un’incidenza maggiore della patologia sulla popolazione. Se l’esito sarà positivo, si procederà poi ad un’analisi volta ad indicare la gravità del deficit. Questo test normalmente non rientra nei normali controlli del sangue, dovremmo quindi informare della necessità di verificare questo dato.

In caso di crisi emolitica, potrebbe addirittura rendersi necessario ricorrere alla trasfusione di sangue. I soggetti colpiti da favismo dovrebbero infine astenersi o limitare l’assunzione di altri alimenti, quali vino rosso, mirtilli, legumi e i prodotti a base di soia.

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