Basta ai ricatti economici del padre che perde l’affidamento se non mantiene il figlio

giudice

Come noto, spesso i mariti guadagnano più delle mogli e questa maggiore disponibilità economica diventa terreno di scontro in caso di separazione. Per questo è necessario per i giudici dire basta ai ricatti economici del padre che perde l’affidamento se non mantiene il figlio. Non sempre è così, ma ci sono alcuni casi che ogni giorno vengono raccontati dalla cronaca.

In effetti, l’assegno di mantenimento è spesso strumento di pressioni da parte dei padri separati o vicini alla separazione. Le mogli coinvolte, purtroppo, conoscono il meccanismo molto bene. A volte i padri, per ritorsioni personali, si oppongono al pagamento di alcune spese per i figli, costi che fino al giorno prima sostenevano senza lamentarsi.

Improvvisamente non vogliono versare la rata del corso sportivo, perché troppo cara o perché la scelta dello sport non è stata condivisa tra i coniugi. Oppure partecipano alle spese per sport e libri, ma niente per le uscite serali del figlio adolescente. Le madri, a volte pur con un reddito più basso, arrivano a farsi carico dell’intera spesa, pur di non negare ai figli cose del tutto normali nella società di oggi.

Basta ai ricatti economici del padre che perde l’affidamento se non mantiene il figlio

I giudici hanno messo uno stop a questo comportamento egoistico. La decisione è del Tribunale di Velletri del 26 aprile 2021. Il giudice ha addirittura deciso di revocare l’affidamento condiviso delle figlie della coppia.

In un primo momento, come la legge prevede, il Tribunale aveva optato per l’affido condiviso. Invece, con la pronuncia in parola, il Tribunale affida le figlie esclusivamente alla madre, affermando che il mancato mantenimento da parte del padre dimostra la mancanza di responsabilità del medesimo verso le figlie. Questa mancanza di senso di responsabilità renderebbe impossibile, afferma il giudice, l’esercizio condiviso della genitorialità.

Il comportamento sbagliato del genitore

Il Tribunale di Velletri ha spiegato che il padre ha omesso del tutto di provvedere al mantenimento delle figlie ed ha esercitato il suo diritto di visita solo in modo sporadico. Questo dimostra la sua incapacità ad affrontare le responsabilità che l’affido condiviso comporta. Come dire che se un padre si sottrae all’obbligo di mantenere i figli, non può poi pretendere di influire ed incidere sulle scelte riguardanti la vita di quegli stessi figli. Se quella madre deve mantenere le figlie da sola, potrà anche, da sola, decidere verso quali attività sia giusto indirizzare la prole e come gestire le relative spese.

Se il figlio è maggiorenne

Nel caso preso in esame le figlie della coppia erano minorenni. Gli Esperti di Proiezionidiborsa ricordano ai Lettori che è obbligatorio mantenere i figli anche se maggiorenni. In quel caso, però, il mancato mantenimento non potrebbe portare alla perdita dell’affido, che con la maggiore età cessa automaticamente.

La crescente attenzione verso le donne separate

Le donne sono, in genere, la parte economicamente più debole del rapporto e per questo nelle sentenze si assiste ad una crescente tutela nei loro confronti. Per esempio, ecco come evitare di pagare le tasse sull’assegno di mantenimento che l’ex coniuge non ha versato regolarmente.

Consigliati per te