Banche UE: perché non sono ancora risanate

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Lasciamo perdere per una volta il fatto, peraltro non trascurabile, che i famosi stress test sulle Banche UE sono stati man mano strutturati su parametri di controllo patrimoniale sempre più laschi.

Andiamo a vedere perché a tutt’oggi la solidità del sistema delle banche UE è spesso messa in discussione.

A cominciare proprio dal colosso tedesco Deutsche Bank e a seguire tutte le principali Banche europee di area UE.

Anche se forse sarebbe meglio dire Banche di area euro e a breve vedremo il perché.

 Bilanci di nuovo in attivo

Negli ultimi due anni la maggior parte delle Banche UE ha riportato i propri bilanci in utile di esercizio.

E questo pur in presenza di una forte contrazione dei volumi di credito erogati e ancora di più del margine operativo tra raccolta ed erogazione.

La diversificazione dei servizi, il sostanziale azzeramento della remunerazione di liquidità dei depositi e l’aumento dei costi dei servizi alla clientela hanno man mano compensato il calo delle voci di ricavo tipiche.

A questo si è aggiunta una verticale ascesa dei ricavi da attività finanziari pura.

Speculazione insomma.

Anche se qui nella vecchia Europa i picchi delle Banche americane sono lontani e i dati divergono molto tra le varie banche UE.

In ogni caso bilanci risanati, Ma solo apparentemente.

Vediamo perché.

La cessione delle sofferenze

Dopo anni di incertezze e difficoltà le banche hanno man mano rotto gli indugi e piazzato con intensità crescente i propri crediti inesigibili fuori dai propri bilanci.

Le cessioni sono state effettuate spesso a prezzi di saldo ad agenzie di recupero crediti, collegate o meno alle Banche stesse. O  a fondi di investimento.

Persino a studi legali o professionali attrezzatisi per questo nuovo business.

Quindi sofferenze messe a perdite man mano che gli utili come sopra descritti erano in grado di compensare in termini di risultato di esercizio.

Quello non è dato a sapere con certezza è a che punto siamo del percorso di dismissione delle sofferenze di ogni singola Banca.

Ancora di più non sappiamo quante pratiche incagliate in realtà non siano ancora passate al legale e quindi rese visibili a bilancio.

Facendo un pieno di ottimismo supponiamo che i bilanci delle Banche UE siano pienamente trasparenti e corretti.

Dove sta il problema?

Banche e gli asset tossici

Diamo dunque per veritiero che le Banche UE si sono liberate di buona parte delle sofferenze a perdere e che stanno procedendo a una pulitura totale.

Quello che rimane fortemente in dubbio (per utilizzare un eufemismo) è il fatto che sui suddetti crediti poi diventati sofferenze erano state costruite le cosiddette cartolarizzazioni.

Ovvero titoli garantiti dai credit della Banca.

Orbene se i crediti andati a perdere sono stati ceduti i titoli ad essi correlati che fine hanno fatto?

Semplice sono ancora nei portafogli per lo più di gestione della clientela:  polizze e unit linked sono dunque ancora fortemente intossicati.

Occhio dunque…la Banche UE non sono risanate, viceversa sarebbero molto più vicine ai prezzi del 2008 come accaduto ai titoli degli altri settori…è semplice logica o no?

SEGUE…

Approfondimento

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