Banche europee a sconto in Borsa: sono da comprare?

Le banche guideranno il prossimo rialzo

Banche europee a sconto in Borsa. Sul serio. Mai le banche europee sono state così a sconto sui loro valori storici. E’ una vera novità. Neanche nel peggior momento della crisi finanziaria del 2008 lo erano state. E quella, dal punto di vista finanziario, era una crisi ben peggiore di quella odierna. Che, infatti, è una crisi economica. Per di più generata da un effetto esogeno, cioè esterno. Naturalmente, il nuovo coronavirus e la Covid-19, la malattia che ha portato. Anche durante quella crisi, gli investitori davano alle banche un valore maggiore di oggi. Durante la Grande Crisi Finanziaria del 2008 i multipli delle banche erano scesi delle metà. Ma le ragioni erano più che valide, Infatti, si era drammaticamente ridotta della metà la loro profittabilità. Quindi c’erano delle ragioni.

Oggi, invece, non si vede niente di questo. Di cosa hanno paura gli investitori, allora? Semplice, del futuro. E che la crisi economica metta in ginocchio le banche. Come? Facendogli svalutare attività e partecipazioni. E costringendole quindi a richiedere nuova liquidità. Come se la montagna dii quest’ultima che c’è a giro non bastasse… Da inizio anno, infatti, a causa di queste (illogiche?) paure, la valutazione delle banche è scesa. Ed è scesa di un buon quarto. Nonostante il forte recupero degli indici azionari europei. Non paragonabile a quelli americani, per carità, ma comunque c’è stato. La peggiore, finora, è stata Société Générale. La migliore, con un forte guadagno del 20%, Deutsche Bank. Che poi è anche l’unica in positivo. Banche europee a sconto in Borsa. Sono da comprare?

Banche europee a sconto in Borsa: sono da comprare?

Quel che fa pensare è che i titoli azionari delle banche non erano sopravvalutati all’inizio della crisi. Tutt’altro. Parecchie di loro, anzi, mostravano segni di aumento della crescita quando è scoppiata la crisi. Quindi, perché le banche europee sono a sconto? Ci sono due motivazioni principali. In prima istanza, quanto si è detto prima. Cioè una valutazione eccessiva, da parte degli investitori, delle loro attività e partecipazioni. Se fosse così, potrebbero doverle svalutare. E quindi ricapitalizzare, con denaro fresco. E ciò significherebbe una diluizione dell’azionariato ed una perdita di valore dei titoli azionari. In secondo luogo, gli investitori potrebbero essere convinti di un’altra cosa. Cioè che la profittabilità delle banche non possa più essere quella di un tempo. E che non tornerà più ad essere quella di una volta.

La conseguenza di tutto ciò? Una sottovalutazione che non porta gli investitori a mettere i loro soldi su questi titoli. Ma le banche, post crisi finanziaria, sono ben più capitalizzate che in passato. Non solo in Europa, ma in tutto il mondo. Quindi è un pericolo inesistente? No. Le perdite per la crisi economica ci saranno. Le aziende falliranno, anzi, lo stanno già facendo. E questo fatto costringerà ad un’iniezione di liquidità. Ma, come detto, oggi le banche sono ben più solide che in passato. E possono sopportare molto meglio questa tempesta. Non ci sarà, quindi, uno shock sui guadagni. E la maggior parte delle banche continuerà a generare profitti.

Banche europee a sconto in Borsa: sono da comprare? L’attuale situazione, secondo l’Ufficio Studi di Proiezionidiborsa, è di sottovalutazione del settore. L’abbiamo già detto nel recente passato. Le banche sono un settore nevralgico e indispensabile per il corretto funzionamento dell’economia. E sono certamente tra i titoli azionari più solidi presenti in Borsa.

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