Banche: è l’ora di puntare sul settore

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Le banche europee in questo momento si trovano a metà del loro percorso di recupero. Dalla crisi ad oggi le banche sono riuscite a risanare la situazione patrimoniale riducendo i crediti deteriorati e rafforzando il capitale. In questo momento manca “solo” la redditività che le banche avevano nel periodo antecedente alla crisi. La differenza è che una volta per aumentare la redditività si faceva un taglio dei costi, adesso invece bisogna aumentare l’investimento soprattutto nella digitalizzazione.

Nuovi stimoli per le banche

Gli stimoli per la crescita delle banche continuano ad arrivare. Cina e Stati Uniti rinviano al futuro nuovi dazi nella speranza di trovare un nuovo accordo. La BCE grazie alla nuova politica monetaria ha ufficializzato il taglio dei tassi sui depositi passando da -0,40% a -0,50%. Inoltre a novembre verrà riavviato il Quantitative Easing dal valore di 20 miliardi di euro al mese. Lo spread torna ai minimi del 2018 toccando quota 132 punti base. Per finire l’indice Ftse Mib conclude la settimana a quota 22181,41 segnando un +0,43% nell’ultima settimana.

PSD2 la nuova direttiva

Questa nuova direttiva mira a promuovere l’innovazione tramite l’apertura a terze parti. Consente ai clienti delle banche di utilizzare servizi di soggetti esterni per gestire le finanze. I propri dati bancari potranno essere condivisi con aziende esterne. Le transazioni saranno più economiche, insieme a questo più privacy e maggior sicurezza per le nostre informazioni, ma questo non è un traguardo ma un nuovo punto di partenza.

Le banche volano

Gli analisti credono che durante tuta la prossima settimana le banche continueranno a salire. I motivi principali sono quelli scritti nel secondo paragrafo di questo articolo. Inoltre i titoli di Stato italiani sono quelli che hanno sofferto di meno durante tutta la scorsa settimana rispetto a quelli europei. Durante la questa settimana gli investimenti più redditizi saranno quelli nel settore bancario. Tra le migliori probabilmente ci sarà Intesa Sanpaolo (ISP), Banca Mediolanum e Unicredit (UCG).

Approfondimento

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