Banca Mediolanum: la pubblicazione dei dati non fa bene al titolo

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Dopo un timido tentativo di rialzo, Banca Mediolanum   dopo la pubblicazione dei dati ha ceduto alle vendite perdendo oltre il 2%. Il supporto fornito dal I° obiettivo naturale in area 7.54€ è stato rotto con decisione al ribasso e adesso le quotazioni puntano il II° obiettivo naturale in area 7.03€.

La massima estensione prevista per il ribasso in corso è in area 6.5€.

Chiaramente il recupero di area 7.54€ favorirebbe la ripresa del rialzo.

News: Fonte MilanoFinanza

Dividendo in linea con le attese del consenso per Banca Mediolanum . Il cda guidato dall’ad Massimo Doris ha proposto la distribuzione di 0,20 euro che in aggiunta agli 0,20 euro già erogati in acconto lo scorso novembre, portano l’ammontare totale a 0,4 euro, lo stesso importo distribuito lo scorso anno a valere sul bilancio del 2016.

Quanto ai conti approvati oggi, i risultati del gruppo per l’esercizio 2017 si contraddistinguono per la significativa crescita delle commissioni di gestione che hanno raggiunto quota 976 milioni di euro, +15% rispetto al 2016. L’incremento è frutto della raccolta netta record in fondi e gestioni con 5,8 miliardi di euro nell’anno, di cui oltre due miliardi riconducibili ai Pir lanciati in Italia.

Il margine da interessi ha, come previsto, subìto una riduzione dovuta alle scadenze dei titoli in portafoglio e alla conseguente riduzione dei rendimenti, sebbene la componente retail sia rimasta costante anno su anno grazie alla crescita del portafoglio dei crediti e all’efficace modulazione del costo della raccolta. I costi amministrativi sono stati mantenuti sotto stretto controllo, hanno infatti registrato una crescita minima del 2% rispetto al 2016. E’ stato inoltre significativo il sostegno al sistema bancario con un impatto complessivo per 52 milioni di euro.

L’utile netto consolidato è sceso del 3% a 380 milioni con l’utile del solo quarto trimestre pari a 100,8 milioni in linea con le attese del consenso a 100,5 milioni e in crescita del 13,8% sullo stesso periodo 2016.

Intanto a fine 2017 il totale delle masse gestite e amministrate è salito al record di 75,717 miliardi, in crescita del 10% rispetto al 31 dicembre 2016 escludendo gli asset ceduti di Banca Esperia. Nei 12 mesi la raccolta netta è stata positiva per 4.739 milioni complessivi. Mentre a gennaio 2018 il gruppo ha raccolto 167 milioni.

Infine, il Common Equity Tier 1 Ratio al 31 dicembre 2017 è risultato pari a 21,9%, confermandosi uno dei più alti tra i gruppi bancari italiani ed europei.

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