Azioni pronte al rally? Quali comprare?

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Esistono azioni che, dopo qualche momento di incertezza, si apprestano a partire per un rally che gli permette di diventare l’azione più performante.

Cosa c’è dietro al rally?

Ovviamente ogni volta che nasce un rally c’è sempre un motivo scatenante. Molte volte potrebbe essere contingente ed esogeno come ad esempio un fattore esterno, un panorama geopolitico che cambia. Ci sono, poi, i classici fulmini a ciel sereno, come i famosi tweet di Trump.

I tweet di Trump

Il presidente degli Stati Uniti, infatti, ha cambiato, e non poco, le performance del mercato semplicemente digitando le sue opinioni attraverso il social dei 140 caratteri. Lo sanno bene gli operatori che durante i primi giorni del mese di maggio di quest’anno, quando tutti aspettavano la firma di un’intesa tra Usa e Cina che mettesse fine alla guerra dei dazi, il tycoon rendeva noto al mondo che non solo non ci sarebbe stata firma ma che si sarebbero bloccati anche i colloqui tra le parti.

Gli energetici

Ci sono anche altri casi di azioni, ad esempio gli energetici, in cui elementi imprevedibili possono cambiare sensibilmente le quotazioni. L’ultimo caso è quello degli attacchi agli impianti di raffinazione di Aramco rivendicato dalle forze dei Pasdaran iraniani. Un attacco portato a termine per mezzo  di droni e che ha avuto la conseguenza di bloccare la metà della produzione saudita. Risultato: petrolio a +10% nel giro di poche ore. Ma a volte, quando un’azione corre, è dovuta anche al suo merito. O alle aspettative nate per qualcosa.

Un esempio? Apple

Classico esempio può essere Apple (AAPL) con la presentazione del suo iPhone 11. Si tratta dell’ultimo smartphone che, nonostante le ultime vicissitudini, resta sempre un’icona anche di stile. Le azioni della Mela, infatti, hanno potuto vedere un aumento da inizio anno di circa il 40% contro un 15,47% del Dow. Il titolo, però, è stato caratterizzato anche da una forte oscillazione iniziata dopo un report presentato alla fine di giugno e dal quale si deducevano entrate non entusiasmanti.

Il cambio di rotta

Da tempo la società  creata da Steve Jobs ed ora in mano a Tim Cook, sta lottando per diminuire al massimo la sua dipendenza dai telefonini, voce principale tra le entrate. Un tentativo che è riuscito per molti versi, anche grazie allo spazio dei servizi e del cloud. Grazie a questo, Apple è stata in grado di convincere molti investitori che non è più solo una società di iPhone ma, allo stesso tempo, a convincere che, nonostante questo, i suoi ultimi iPhone avranno un grande successo. Soprattutto per l’ottima tecnologia che li contraddistingue a prezzi giudicati più “ragionevoli” di quelli finora conosciuti.

Approfondimento

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